Monti: “Mai parlato di Austerità. Con riforme possibile +6% di Pil”

ROMA – Mario Monti, dopo aver difeso in mattinata Equitalia, torna ad insistere sulla necessità della crescita. “Sicuramente le elezioni in Francia e in Grecia hanno cambiato gli equilibri in modo che è ancora difficile determinare fino in fondo. Io comunque non ho mai usato in sei mesi la parola austerità. Il nostro obiettivo è la crescita e la crescita richiede per un Paese che era sull’orlo del precipizio il consolidamento dei conti pubblici”, dice il presidente del Consiglio in una conferenza stampa al ministero dell’Economia al termine della missione della delegazione del Fondo monetario in Italia.

“Il messaggio è chiaro e condivisibile – prosegue – non basta uno sprint iniziale per colmare i ritardi accumulati negli ultimi anni, ma c’è ancora molto da fare” ed è necessario continuare sulla strada “della gestione rigorosa delle finanze pubbliche, gestione che non deve essere allentata, approvare rapidamente la riforma del mercato del lavoro e la spending review. La crescita futura – ha concluso il premier – deve poggiare su basi solide e non effimere”. Il riferimento del presidente del Consiglio è ovviamente alle riforme. “I germi della crescita dei prossimi tempi – sottolinea – sono stati inseriti nella fase 1 e ora questo aspetto sarà ulteriormente valorizzato nei prossimi passi della politica economica. Con le riforme strutturali ci si attende un pil di 6 punti percentuali più alto di quello che si avrebbe senza riforme”.

Quanto allo scambio di vedute con la Casa Bianca, Monti chairisce che “è pubblicamente nota la preoccupazione americana per la situazione economica dell’Eurozona e dell’Europa; preoccupazione notevolmente accresciuta dal conturbarsi della situazione greca”.

In precedenza, parlando al Forum della Pubblica amministrazione, il premier aveva anche cercato di svelenire il clima di questi giorni. Non cita direttamente Equitalia ma è molto chiaro il riferimento “ai fatti di cronaca recenti” ai quali Mario Monti si aggancia per rivolgere, in apertura dell’intervento che avvia il Forum della Pubblica amministrazione, un “grazie a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che in questa fase di forti tensioni affrontano particolari criticità e persino rischi per la loro incolumità, come vediamo dalla cronaca”. E’ a loro che il presidente del Consiglio assicura che “la vicinanza e il supporto del governo sono incondizionati e costanti”.

 

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