ROMA – Restituire i soldi dell’Imu agli italiani? Un “voto di scambio”, “tentativo di corruzione”, “elementi di usura”. Mario Monti non è persona da usare le parole a caso e sa benissimo che quelli che ha indicato sono reati, roba da codice penale. In sostanza, accuse gravissime contro Silvio Berlusconi, ossia l’autore della “proposta shock”. Per Monti, non è solo demagogia, è qualcosa di più, qualcosa di grave: ”Se vogliamo è un voto di scambio, ma anche un tentativo simpatico di corruzione: io ti compro il voto con dei soldi e i soldi sono dei cittadini”. Vuole ”comprare il voto degli italiani con i soldi degli italiani”, ha aggiunto.
Secondo Monti nella proposta di Berlusconi ci sarebbe “qualche elemento di usura”, “perché se poi si chiederà agli italiani di pagare più tasse, quello avverrebbe in condizioni più negative di quanto accaduto di fronte al quasi crack finanziario del 2011”.
”’Non mi sono sentito toccato” dalle accuse di Berlusconi, ha continuato Monti, del resto, ”io sono ancora più imbecille perché ho dato attuazione ad aumenti di tasse in gran parte già decisi da Berlusconi”.
Berlusconi “non è nuovo a promesse, io stesso – ricorda – fui sensibile a quella della rivoluzione liberale che non ci fu, come poi la riduzione delle tasse non c’è stata con i governi Berlusconi”. Insomma, aggiunge, “è la quarta volta che Berlusconi promette e credo che gli italiani abbiano abbastanza memoria, se no vuol dire che è proprio questo che vogliono”.
E poi mette in guardia sul rischio spread: ”Se si votasse domani e la comunità finanziaria internazionale valutasse il programma di Berlusconi così come si sta configurando, immagino che qualche increspatura nei tassi di interesse potrebbe esserci”.
Berlusconi risponde a Monti con leggerezza: “Usura? Solo stupidaggini”. (Leggi qui).
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