ROMA – Mario Monti per la prima volta afferma che potrebbe ridurre le tasse entro la fine della legislatura, ovvero entro la primavera del 2013. Insomma, un dono d’addio che Monti potrebbe regalare ai cittadini tartassati finora. Non lo dice esplicitamente ma alla domanda “Si può individuare anche soltanto una prima tappa per la riduzione della pressione fiscale entro la fine della legislatura?” ha risposto: “Individuare anche solo una prima tappa? Non lo escludo”. Per ora è solo un forse ma è già un barlume di luce, dopo che il premier la scorsa settimana ci aveva detto che l’austerity era inderogabile e che serviva a non farci naufragare. Oltre che ha aggravato la recessione.
Ma dopo che a chiedere una tassazione “più equilibrata e più equa” sono stati tutti, dal Cnel alla Corte dei Conti fino a Bankitalia e alle associazioni di categoria, oltre ovviamente ai cittadini e le imprese, Monti fa la gentile concessione di non escludere, un po’ freddamente, un eventuale riduzione della pressione fiscale. Notare il forse, l’eventuale, il potrebbe… un condizionale che sa tanto di gentil concessione a parole, a cui non seguiranno i fatti.