Spread schizza, Monti giustifica: “Non dipende da noi, più risorse a Esm”

Pubblicato il 23 Luglio 2012 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lo spread si impenna e Mario Monti tenta di dare un senso al nuovo baratro verso cui sembra avviata l’Italia e di addossare le colpe sull’Europa: “Lo spread non dipende da noi – dice il premier – ma dai dubbi sullo scudo dell’Europa”. Monti sostiene che comunque non è necessario un summit europeo straordinario ma chiede, contro lo spread, più fondi e una licenza bancaria all’Esm”.

Il ”grande nervosismo” sui mercati e sullo spread ”ha poco a che fare con i problemi specifici dell’Italia”, sostiene Monti, ma piuttosto dipende dalle ”notizie, dichiarazioni e indiscrezioni sull’applicazione” delle decisioni prese dal vertice Ue di fine giugno e dovrebbero ”essere implementate senza rumore e in tempi brevi”.

Monti chiede comunque maggiori risorse al futuro fondo di stabilità permanente per fronteggiare la crisi del debito sovrano ma, dice, ”non credo sia molto facile ottenerle nel breve periodo” sia per le Efsf che per l’Esm. Il premier ha sottolineato inoltre come l’attribuzione della ”licenza bancaria” allo scudo anti spread sarebbe un ”ulteriore motivo di agilità e di facilitazione”, ma ”sappiamo che ci sono resistenze”.

Dopo la citazione di De Gasperi, “Non sono né uno statista né un politico”. Monti è anche tornato sulla sua citazione di Alcide De Gasperi (‘Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle generazioni future”) dicendo: “Sono state date delle ‘interpretazioni molto attualizzate’, a mio avviso ‘fuori luogo’ sia sul soggetto, ‘non essendo io né uno statista né un politico come è noto”, sia sull’oggetto poiché “non credo che De Gasperi avesse in mente le circostanze elettorali del 2012-2013 in Italia”.