Mario Monti: “Tradito da chi mi chiese un seggio. Mie dimissioni irrevocabili”

Mario Monti: "Tradito da chi mi chiese un seggio. Mie dimissioni irrevocabili"
Mario Monti

ROMA – “Sono stato tradito da chi mi ha chiesto un posto in Parlamento”: il giorno dopo le dimissioni da Scelta Civica, Mario Monti ribadisce la convinzione della sua decisione. E accusa, senza farne il nome, il collega e ministro della Difesa, Mario Mauro, reo di aver pranzato con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano per parlare del nuovo Ppe.  “Alcune personalità autorevoli all’interno di Scelta civica – ha aggiunto l’ex premier – hanno travisato la natura del nostro movimento”, ha detto il senatore a vita ed ex premier a margine della commemorazione del presidente del Ppe Wilfred Martens.

Lì c’era anche Mauro, che si sarebbe detto dispiaciuto dell’addio di Monti. Ma ha ribadito il suo sostegno all’esecutivo bipartisan: “Chi spera di trasformare la mia lealtà al Governo e alle ragioni della Grande Coalizione in una operazione pro Berlusconi, fa un atto vile, degno della peggiore propaganda fascista”.

 

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