ROMA – Sedici parlamentari che vanno in India in missione per i due marò e se ne tornano a casa senza incontrare nessuno perché in quei giorni il Parlamento indiano è chiuso. Una missione senza senso e senza scopo che fa indignare Mara Carfagna, ex ministro e attuale portavoce di Forza Italia alla Camera:
“E’ oggettivamente incomprensibile – scrive Carfagna – quanto accaduto alla nostra delegazione parlamentare in India. Il Ministero degli Esteri italiano dovrebbe chiarire, fino in fondo, i motivi per i quali nessuno è stato in grado di garantire ai deputati e senatori degli incontri con gli esponenti delle istituzioni indiane per discutere della vicenda che riguarda i marò”.
A non andare giù a Carfagna è lo spreco di soldi, uomini e mezzi. Tutto per un pranzo e poco più. Scrive ancora l’ex ministro:
“E’ intollerabile – prosegue – che il viaggio della delegazione italiana, composta dalle più alte cariche delle commissioni parlamentari competenti, sia servito solamente per un pranzo conviviale con i due fucilieri di marina. Forse, sarebbe più opportuno che i presidenti delle commissioni chiedano e ottengano un incontro con i massimi vertici della Ue e dell’Onu – continua -, per far valere il peso di una nazione che contribuisce con oltre 115 milioni di dollari all’anno al bilancio del Palazzo di Vetro e 4 miliardi di euro a quello della Commissione europea. La Farnesina e il governo diano immediate spiegazioni sull’ennesimo, increscioso e sgradevole fatto che riguarda la vicenda dei marò”.
A Carfagna replica stizzito uno dei 16 che in India c’è stato, Riccardo Nencini del Nuovo Psi. Replica dicendo che la missione è stata seria, che gli incontri ci sono stati e che non c’è stato spreco:
“La Carfagna o è in mala fede o è disinformata. Abbiamo incontrato, come da programma, gli ambasciatori dell’Unione europea e quello degli Stati Uniti. Poi l’onorevole Carfagna può chiedere ai nostri due Marò come è stata accolta la iniziativa parlamentare”
Difficile però dare torto a Carfagna. Informata o meno, parlano i fatti. Si sono mossi in 16 per non incontrare rappresentanti indiani, senza una vera e propria agenda e soprattutto senza portare a casa nessun risultato concreto.
I commenti sono chiusi.