Marò, Emiliano: “Monti mi chiamò per non farmi interferire con Salvatore Girone”

BARI – ”La sera in cui aspettavo Salvatore Girone nella sua abitazione, quando si è saputo che ero lì e che probabilmente avrei interferito nella scelta di tornare, il presidente del Consiglio Mario Monti mi ha chiamato pregandomi di non interferire sulla volontà del sergente Girone”. Lo ha raccontato il sindaco di Bari, Michele Emiliano.

Emiliano, parlando della vicenda ha riferito alcuni retroscena della serata drammatica del 21 marzo in cui i due marò pugliesi, dopo essere stati convocati a Roma, rientrarono velocemente nelle loro case per poi ripartire per l’India. Emiliano ha raccontato di avere assecondato la richiesta di Monti: ”Non ho minimamente interferito perchè il presidente del Consiglio mi ha dato questo indirizzo e io l’ho rispettato”. ”Ovviamente – ha aggiunto – ho detto al presidente del Consiglio che mi auguravo che come il sindaco e i familiari non avrebbero interferito sulla volontà di Girone in una direzione, nessuno avesse fatto la stessa operazione al contrario”. ”Perchè – ha concluso – laddove fosse stata fatta questa operazione, si trattava di una attività secondo me suscettibile di una valutazione penale”.

Michele Emiliano chiede quindi che la procura militare e la procura di Roma indaghino per capire ”chi e con che mezzi ha convinto Girone e Latorre a tornare in India nonostante la situazione infernale che era stata creata a causa delle incertezze della nostra diplomazia e delle incertezze del nostro governo”. Per Emiliano, infatti, i due marò sarebbero stati tenuti ”sotto pressione” quando sono stati convocati a Roma prima della decisione sul rientro. ”Ho informato il procuratore militare De Palma – ha detto – del fatto che Salvatore Girone è partito per Roma con la ferma volontà di non ripartire per l’India ed è tornato invece, chissà per quale ragione, convinto di dovere partire ad ogni costo”. ”Ci tengo che questa cosa sia accertata – ha aggiunto – e la mia e’ una vera e propria denuncia, perchè se Salvatore ha deciso di sua spontanea volontà va tutto bene, ma se qualcuno avesse anche semplicemente prefigurato un danno per lui e/o per la sua famiglia o per la sua carriera per indurlo a partire, ci troveremmo di fronte a una situazione suscettibile di valutazione penale”.

 

 

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