Maroni: “L’Imu l’ho pagata, mica evado”. E “Squinzi generoso, Monti merita 4”

MILANO – Maroni l’Imu l’ha pagata, altro che No-Imu Day: il neo segretario della Lega ha infatti detto che loro avevano chiesto ai sindaci di applicare la “tariffa zero”, ma i sindaci (anche leghisti) hanno risposto “picche”.

Maroni, intervistato su SkyTg24, ha detto che la Lega non ha mai chiesto ai cittadini di diventare “evasori”: ”Avevamo chiesto ai sindaci di permettere ai cittadini di non pagare l’Imu regolarmente, senza diventare evasori, magari applicando la tariffa zero. Abbiamo avuto una reazione diversa dai nostri sindaci nei territori”.

Per Maroni, comunque, ”e’ stata una prova generale per la grande battaglia d’autunno contro il patto di stabilita’, che punisce i Comuni virtuosi”. ”Io – aggiunge – ho pagato l’Imu perche’ il sindaco del mio Comune non ha fatto nulla per consentirmi di non pagarla. Non chiediamo ai cittadini di diventare evasori, ci mancherebbe”.

Maroni è intervenuto anche sulle parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha dato a Mario Monti un voto “tra il 5 e il 6″: ”Conosco Squinzi, e’ troppo generoso, per me e’ sotto il 4”.

La nuova Lega

Poi Maroni ha parlato della nuova Lega: ha “salvato” lo storico raduno di Pontida, mentre ha “bocciato” eventi caratteristici degli ultimi anno, come Miss Padania. ”Pontida? E’ il cuore della Lega, e’ la nostra identita’. E’ una festa di popolo. Pontida si continuera’ a fare”.

Miss Padania, invece, ”si puo’ continuare a fare ma non sara’ organizzata dalla Lega. Tutte le altre si devono autofinanziare, senza coinvolgere direttamente la Lega. La Lega fa politica, tutte le manifestazioni accessorie usciranno dalla gestione diretta del movimento” spiega.

Poi Maroni ha affrontato il nodo-Bossi. Maroni, in particolare ha risposto alle voci secondo le quali l’ex leader avrebbe chiesto una ‘riserva di posti’: ”Bossi fara’ quel che gli consente di fare lo Statuto. Il presidente e’ il garante dell’unita’ del movimento. Bossi non avra’ alcuna riserva di posti, come non ce l’ha il segretario. E’ il consiglio federale che decide le candidature. Ma e’ una questione oggi di nessuna importanza, se ne parla tra dieci mesi”.

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