E’ stato trasmesso dalla Procura di Milano a quella di Roma, per competenza territoriale, il fascicolo di indagine che vede coinvolto il ministro dell’Interno Roberto Maroni per finanziamento illecito ai partiti, relativa, secondo l’accusa, ad una prestazione professionale che l’esponente leghista avrebbe fatturato in qualità di avvocato, ma che non sarebbe stata mai svolta.
Il ministro è stato anche citato per venerdì prossimo come testimone nel processo milanese con al centro la società Mythos che, stando alle indagini dei pm di Milano Gaetano Ruta e Laura Pedio, era diventata nel tempo una ‘centrale’ dell’evasione e della corruzione fiscale. Maroni, citato dalla difesa di uno degli imputati, verra’ sentito in qualita’ di indagato in procedimento connesso.
Le indagini riguardano una consulenza legale da 60 mila euro che sarebbe stata pagata a Maroni nel 2007 da Franco Boselli, manager della Mythos. Prestazione che pero’ non sarebbe stata mai svolta, secondo l’accusa. Una fattura da 14 mila euro, invece, riguarderebbe una consulenza di Isabella Votino, assistente e portavoce del ministro dell’Interno.
Boselli, lo scorso primo ottobre, era stato anche sentito come testimone nel processo milanese su ‘Mythos’ davanti ai giudici della prima sezione penale e aveva parlato della consulenza di Maroni, rispondendo alle domande del pm Gaetano Ruta. La testimonianza come persona indagata in procedimento connesso che dovra’ rendere Maroni prevede la possibilita’ di avvalersi della facolta’ di non rispondere e di essere assistito da un legale.