Maroni: "La tessera della Lega a Tremonti? A Bossi ho detto no"

ROMA, 21 NOV – ''Tremonti e' un genio, anche se ha un caratteraccio, non sa farsi voler bene. Lo stimo, e' una grande persona e un amico della Lega. Ma non e' un leghista''. Per questo Roberto Maroni, quando Bossi ha chiesto ''un'opinione'' ha detto 'no' all'ipotesi di dare la tessera del Carroccio a Tremonti, motivandolo, come spiega lo stesso ex ministro dell'Interno in una intervista a Oggi, con il fatto che ''Tremonti ha un ruolo fondamentale da giocare nel partito dove sta, soprattutto adesso che il Pdl e' in difficolta', tra malpancisti e gente che non sa se dire si', no o ni. Tremonti nella Lega sarebbe uno spreco…''.

Quanto alle divisioni tra 'cerchisti e maroniani' di cui tanto si e' parlato, l'esponente del Carroccio sottolinea che nella Lega ''non ci sono correnti come nella vecchia Dc. I maroniani non esistono, al massimo sono una categoria dello spirito, non una componente organizzata. C'e' gente che definiscono maroniana che neppure io conosco. Poi ci sono, per dire, Tosi e Fontana, sindaci di Verona e Varese, che stimo per l'ottimo lavoro che fanno e di cui sono amico. Tutto qui''. Per Maroni, insomma, la leadership del partito resta salda nelle mani di Bossi con cui ''ho un rapporto straordinario di simbiosi. E' un fratello maggiore. Lo conosco da 32 anni''. Peraltro, ''Churchill disse che quando si e' in due a comandare, uno e' di troppo. In qualsiasi organizzazione complessa non puo' esserci anarchia. In un partito, poi, conta solo la motivazione. Chi andrebbe ad attaccare i manifesti se non fosse motivato? E la prima motivazione la da' la leadership, che deve essere forte e sposarsi con la democrazia interna''.

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