Maroni: “No alle elezioni a Bologna il 28 e 29 marzo”

Pubblicato il 4 Febbraio 2010 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA

Niente elezioni comunali a Bologna il 28 e 29 marzo. Lo ha detto a conclusione del Consiglio dei ministri il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Non si voterà quindi per il nuovo sindaco della città, dopo le dimissioni di Flavio Delbono.

La città sarà commissariata a partire dal 18 febbraio prossimo, quando al posto di Delbono salirà a palazzo D’Accursio un commissario prefettizio.

Maroni ha spiegato che, con le dimissioni arrivate il 28 gennaio, non ci sono i tempi necessari. Anzi, sarà necessario un provvedimento legislativo per poter votare in primavera avanzata o in autunno ed evitare che si debba arrivare fino al 2011.

«In assenza di un intervento delle Camere – ha aggiunto – nominerò un commissario che guiderà il Comune».

Le dimissioni del sindaco Delbono, ha sottolineato Maroni, sono avvenute il 28 gennaio, al di là del termine utile per poter votare. «L’intervento del governo con un decreto legge non è possibile – ha spiegato Maroni – per ragioni tecniche e giuridiche e questa decisione è suffragata da un parere importante dell’Avvocatura dello Stato».

Bersani. Dura la reazione del segretario democratico, Pier Luigi Bersani. «E’ una vergogna – ha detto – vedere lo scarica barile del governo che non sa decidere a fronte di un sindaco e di un Consiglio comunale che con rapidità ha messo la città in condizione di votare in breve tempo. Serve una data del voto in tempi assolutamente ravvicinati».

«Il governo non faccia scarica barile – ha affermato Bersani – e decida per una data ravvicinata del voto. Ci sono tutte le condizioni per votare presto e il Pd in queste ore assumerà un’iniziativa per una norma che fissi la data».