Maroniani, Calderoniani, il cerchio magico: la galassia Lega

ROMA, 26 GIU – ''La gente a Pontida urlava 'secessione' e non 'successione' ''. Umberto Bossi ha messo le cose in chiaro: sara' lui a decidere se e quando mollare il timone della Lega Nord. Ma, intanto, nel Carroccio prendono sempre piu' piede le correnti ed il partito sembra 'romanizzarsi' con la nascita di correnti interne e lotte intestine.
La galassia 'leghista' ovviamente fa perno tutta attorno a Bossi ed ai rapporti che si hanno con lui. Impensabile che nel partito si possa fare strada senza la sua 'benedizione'. Oltre alla figura del leader carismatico, nella Lega hanno rilievo quelle di Roberto Maroni e Roberto Calderoli. All'elenco e' possibile aggiungere i due governatori di Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota; e la emergente corrente del 'cerchio magico'.
– MARONIANI In prima linea al fianco del ministro dell'Interno, ci sono l'europarlamentare Matteo Salvini ed il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni, il sindaco di Varese, Attilio Fontana. Con un orientamento politico di sinistra, si sono spesso trovati in posizione critiche nei confronti di Berlusconi dell'alleanza con il Pdl. A Pontida, un folto gruppo di militanti ha 'proposto' con uno striscione lungo 25 metri 'Maroni presidente del Consiglio', dando il via al malessere di alcuni membri di partito. Maroni gode inoltre della 'simpatia' dei non leghisti. Molto forte nel Varesotto, il ministro deve guardarsi dall'ascesa del 'cerchio magico'. Tra i maroniani si puo' ascrivere anche il sottosegretario all'Economia, Giancarlo Giorgetti.
– CALDERONIANI Il ministro della Semplificazione ricopre anche il ruolo di coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord. In poche parole ha le chiavi del partito e riesce a controllare il movimento su tutto il territorio. Giudicato dai suoi detrattori interni il piu' 'berlusconiano' del Carroccio ha invece un solido asse con Tremonti, con il quale ha condiviso la riforma federalista. Calderoli puo' contare della fiducia cieca di Bossi e dell'appoggio degli esponenti bergamaschi del partito.
– CERCHIO MAGICO E' il gruppo 'organizzato' dalla moglie di Umberto Bossi per inserire il figlio Renzo Bossi nell'organigramma di partito. Il 'cerchio magico' e' definito cosi' perche', secondo una ricostruzione interna alla Lega, i membri hanno creato un 'cerchio' che di fatto rende inavvicinabile Bossi quando e' a Roma. Ne fanno parte la vicepresidente del Senato, Rosi Mauro; il presidente dei senatori leghisti Federico Bricolo ed il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni al centro, quest'ultimo, di uno scontro che e' sentore di forti contrasti tra i 'maroniani' ed il 'cerchio magico' relativi anche ad una presunta richiesta di commissarriamento di Giorgetti alla guida della Lega Lombarda.
– VENETI Usciti vincitori dalle ultime amministrative rivendicano maggiore visibilita' all'interno del partito. Ne fanno parte il governatore veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona, Luca Tosi. Entrambi adottano un 'low profile', evitando toni eccessivi. Rivendicano la territorialita' della Lega Nord. Attorno a loro si sta formando una giovane leva di amministratori pubblici pronti a ricoprire incarichi di responsabilita' nel partito.
– PIEMONTESI L'esponente di rilievo e' il governato della Regione Piemonte, Roberto Cota. Un tempo vicino al 'cerchio' magico, l'ex capogruppo alla Camera sta provando con il sostegno dei parlamentari piemontesi una nuova corrente. Da sempre prudente, Cota resta molto legato alle decisioni di Bossi di cui resta un fedelissimo.
– INDIPENDENTISTI Lontani dal voler fare una corrente interna, si richiamano alla ''Lega delle origini''. Propugnano la ''indipendenza'' da Roma anche attraverso la secessione. Bossi, pur riconoscente per il ruolo da loro svolto in passato per la nascita del movimento ed ora per la cucitura nei rapporti con la base piu' oltranzista, li ha relegati all'Europarlamento. L'esponente piu' conosciuto e 'vulcanico' e' Mario Borghezio. In sua compagnia anche l'ex ministro Speroni. A volte, per i toni ed i temi trattati, a loro si e' unito il maroniano Salvini. Guarda caso anche lui a Bruxelles.

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