Marrazzo dopo lo scandalo trans: “Volevo già lasciare la politica”

Pubblicato il 1 Novembre 2009 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

«Ho commesso un errore enorme. Anche perché ho sempre saputo che uno scheletro così nell’armadio proprio non è compatibile con una carica pubblica. Avrei dovuto essere senza macchia né peccato, con la popolarità che avevo», così Piero Marrazzo si racconta al “Corriere della Sera” dopo la bufera che lo ha travolto.

Proprio ora che è fuori dai giochi per le sue abitudini sessuali e il suo pomeriggio, e non l’unico, passato con i trans di via Gradoli, dice che voleva lasciare la politica.

Nonostante i sondaggi andassero bene e i suoi collaboratori lo esortassero, a posteriori viene fuori il desiderio dell’ex governatore del Lazio di abbandonare il potere. Pare ne avesse già parlato con un esponente del partito: «Avevo già deciso di comunicare la mia decisione con una lettera da diffondere il martedì successivo alle primarie».

Marrazzo aveva scritto «una sintesi ragionata» dei quasi cinque anni di lavoro regionale: «Ho scelto io il titolo e volevo che fosse quello, gli altri che mi sono stati suggeriti li ho rifiutati. E tutti mi dicevano: ma così sembra che hai finito di fare il governatore, non va bene, va cambiato».

Il titolo del libricino, che forse sarà edito dalla Regione, è «Missione compiuta».

Adesso Piero Marrazzo è chiuso nella sua casa di via Tiberina con la moglie, Roberta Serdoz, e la figlia di 8 anni: «Se non avessi avuto mia moglie non avrei resistito. Lei, adesso, mi sta salvando la vita».

Riflette su quanto è accaduto: «Al di là delle mie colpe private, il trattamento che mi è stato riservato dai media non ha precedenti. Si è lasciato che mi gettassero nel tritacarne, non ho avuto la minima protezione. Quello che è successo, questo scandalo, rimarrà nella storia della Repubblica».