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Massimiliano Fedriga al posto di Bonaccini: Conferenza Regioni torna al centrodestra dopo 16 anni

di Daniela Lauria |9 Aprile 2021 19:45

Massimiliano Fedriga al posto di Bonaccini: Conferenza Regioni torna al centrodestra dopo 16 anni (Foto Ansa)

Il leghista Massimiliano Fedriga eletto presidente della Conferenza delle Regioni. Il presidente del Friuli Venezia Giulia prende il posto del governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha guidato l’assemblea negli ultimi 5 anni. Dopo sedici anni la guida della Conferenza delle Regioni torna al centrodestra.

L’avvicendamento era previsto da tempo, almeno da quando sono mutate le condizioni politiche che, nel 2015, portarono all’elezione di Bonaccini: con le ultime tornate, infatti, la maggioranza delle Regioni è passata al centrodestra. Il cambio era stato tuttavia congelato a inizio pandemia, quando i presidenti, in attesa di trovare un accordo sul nome, hanno confermato la fiducia a Bonaccini.

Fedriga raccoglie il testimone di un’istituzione che nell’ultimo anno ha guadagnato sempre più peso. L’ultimo esponente del centrodestra a guidarla è stato il piemontese Enzo Ghigo, fino al 2005.

Bonaccini: “Ho collaborato con tutti, a prescindere dal colore politico”

“In questi anni – dice Bonaccini – ho collaborato con tutti i colleghi presidenti, a prescindere dal colore politico, e con cinque governi che si sono succeduti, anche in questo caso di colore politico molto diverso. Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra”.

La conferenza delle Regioni ha assunto un ruolo di primo piano a livello istituzionale soprattutto all’inizio della pandemia, quando i primi provvedimenti assunti dal governo Conte per limitare i contagi, avevano delle importanti declinazioni territoriali. I primi Dpcm che Conte varò nella scorsa primavera, vennero infatti discussi, concertati e in alcuni casi stravolti dal confronto serrato con i presidenti delle Regioni.

Bonaccini ha guidato questo confronto, non di rado mediando anche fra le diverse posizioni dei suoi colleghi, ma stringendo soprattutto un consolidato asse bipartisan con il presidente veneto Luca Zaia: due presidenti su sponde politiche diverse, ma accomunati dall’aver incassato la rielezione, dall’essere alla guida di due fra le regioni più colpite dal virus e dall’avere posizioni spesso non ortodosse rispetto alla leadership dei rispettivi partiti.

Conferenza delle Regioni, nuovo vicepresidente Michele Emiliano

L’accordo è arrivato in maniera unitaria sul nome del presidente del Friuli Venezia Giulia, che sarà affiancato da un vicepresidente di centrosinistra, il pugliese Michele Emiliano.

“Il mio impegno – ha detto Fedriga – sarà quello di trovare un’unità di intenti e una sintesi costruttiva tra tutti i componenti delle assise da un lato e il Governo dall’altro. Soprattutto in questo momento di difficoltà che stiamo ancora attraversando, diventa di fondamentale importanza trovare una linea comune che permetta al sistema Paese di uscire dall’emergenza sanitaria e di affrontare, nel migliore dei modi, le sfide future che avremo davanti”.

Consolidando, cioè, il ruolo esecutivo dell’assemblea delle regioni, magari rilanciando anche la richiesta più volte avanzata di inserire la Conferenza delle Regioni e delle province autonome in Costituzione, per farle assumere quel profilo istituzionale che i presidenti hanno cercato di conquistarsi. 

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