Migranti, il filosofo Massimo Cacciari in tv: "Chi non s'indigna è un pezzo di m..." Migranti, il filosofo Massimo Cacciari in tv: "Chi non s'indigna è un pezzo di m..."

Migranti, il filosofo Massimo Cacciari in tv: “Chi non s’indigna è un pezzo di m…”

massimo cacciari
Migranti, il filosofo Massimo Cacciari in tv: “Chi non s’indigna è un pezzo di m…”

ROMA – Non ha usato giri di parole o si è appoggiato a sofisticate teorie il filosofo Massimo Cacciari per contestare le attuali politiche di contenimento delle migrazioni da parte dell’Europa in generale e del governo italiano in particolare. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] “Mi vergogno di questo paese e di questa Europa. E uno che non si indigna della situazione in cui ci troviamo secondo me è un pezzo di m**da e basta!”, si è sfogato Cacciari durante il collegamento con la trasmissione “In Onda”, il programma di approfondimento politico di La7 condotto da Luca Telese e Davide Parenzo.

Il riferimento, ovviamente, va alla complicata gestione della Diciotti, la nave della Guardia costiera ferma al largo del porto di Catania con 177 migranti a bordo alle quali stato vietato di sbarcare per la ferma opposizione del ministro dell’Interno Salvini.

Che, per mantenere la linea ha aperto uno scontro istituzionale anche con le procure che nel rifiuto all’attracco della nave intravedono gli estremi della violazione dei diritti umani e sono riusciti a imporre almeno lo sbarco dei 27 minori presenti sulla nave.

“Il mio obiettivo è il ‘no way’ australiano, e sulla Diciotti sono tutti immigrati illegali”, insiste Salvini questa mattina, dopo aver polemizzato anche con il presidente della Camera Fico. La Procura di Agrigento, che indaga per individuare gli scafisti che hanno condotto l’imbarcazione soccorsa da nave Diciotti con 190 migranti a bordo, ferma da ieri al porto di Catania, ha intanto aperto anche un secondo fascicolo di inchiesta sull’illecito trattenimento degli extracomunitari che ancora non sono stati fatti scendere a terra.

Sulla vicenda della nave della Guardia Costiera sta facendo accertamenti anche la procura di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi finalizzato a comprendere se ci siano ipotesi di reato.

 

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