“Matrimoni gay come Isis”, un “pericolo” per le associazioni della famiglia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Febbraio 2015 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA
"Matrimoni gay come Isis", un "pericolo" per le associazioni della famiglia

“Matrimoni gay come Isis”, un “pericolo” per le associazioni della famiglia

ROMA – I matrimoni gay sono come l’Isis. Questa la considerazione shock delle associazioni della famiglia che il 20 febbraio hanno commentato in Parlamento il disegno di legge sulle unioni civili avanzato dai senatori Pd Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice. Le associazioni della famiglia hanno paragonato le unioni tra omosessuali a qualcosa di sacrilego: legittimarle, secondo le associazioni tradizionaliste, significherebbe riconoscere “unioni multiple o fra specie diverse”.

Simone Alliva su L’Espresso racconta cosa accaduto in Parlamento durante l’ultima audizione per la legge sulle unioni civili, audizione in cui il sentore Ncd Carlo Giovanardi ha dato la parola alle associazioni della famiglia dopo che la scorsa settimana erano state ascoltate le associazioni Lgbt:

“Secondo quanto twittato dal deputato di Forza Italia, Lucio Malan, sarebbe stata la frase della dottoressa Dina Nerozzi, medico psichiatra, ad offendere la relatrice del ddl Cirinnà e il primo firmatario Sergio Lo Giudice: “Va chiarito che cosa vuol dire “vincolo affettivo” – avrebbe dichiarato la rappresentante dell’associazione Comitato Articolo 26. Io ho affetto per il mio cane ma che significa?”.

I due senatori Pd hanno dunque abbandonano l’aula, mentre l’audizione ha continuato con gli interventi dei rappresentati delle associazioni. Federica Bonomi (Comitato di mamma ce n’è una sola) ha indicato il pericolo che questa legge possa riconoscere, non solo l’unione tra persone dello stesso sesso, ma anche “unioni multiple o fra specie diverse”.

Mentre Mario Binasco, docente di psicologia e psicopatologia dei legami familiari, della sezione italiana dell’Ecole Européenne de Psychanalyse, ha paragonato il ddl alla cellula terroristica dell’Isis: “Qualcuno pretende di negare la realtà e piegarla ad una regola astratta, con la stessa logica dei campi di concentramento, ma questo non é possibile. Il riconoscimento della forma matrimoniale con altro nome, previsto dal ddl Cirinnà, tende a distruggere il riconoscimento e l’appoggio sociale ai legami umani, quelli che prendono in conto le differenze e il futuro, come sono i legami familiari originari. Prevalgono istinti di morte. l’Isis non è poi molto diverso”.

Il disegno di legge sarà votato a prossima settimana, ma Lo Giudice non teme che possa essere affossato o stravolto nonostante i commenti delle associazioni della famiglia:

“Ognuno di questi passaggi sarà complicato e difficile, pieno di insidie e pericoli. Ogni emendamento rischia di comprometterlo, soprattutto su una maggioranza così ballerina. Però mi conforta il fatto che noi stiamo arrivando alla votazione sul testo base che nella condizioni date è un ottimo testo”.