ROMA – Il presidente Mattarella nel discorso al Quirinale nella giornata del ricordo delle vittime del terrorismo torna a utilizzare il termine ‘neutrale’. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play]Prima aveva reso omaggio alla memoria di Aldo Moro di fronte la luogo dove fu fatto ritrovare, morto, dalle Brigate Rosse.
E proprio nei confronti degli ex esponenti della lotta armata che si sono lasciati andare a commenti a dir poco sprezzanti sul quarantennio trascorso dall’eccidio di via Fani, Mattarella ha fatto valere intransigenza e indignazione del Quirinale.
“Non pochi di coloro che hanno seminato morte e violenza hanno finito di scontare la loro pena, e dunque hanno avuto la possibilità di reinserirsi nella società. Le responsabilità morali e storiche non si cancellano insieme a quelle penali, e ciò impone un senso di misura, di ritegno che mai come a questo riguardo appare indispensabile. Ci sono stati casi in cui questa misura è stata superata, con dichiarazioni irrispettose e talvolta, arroganti che feriscono e che, insidiosamente, tentano di ribaltare il senso degli eventi”.
Il riferimento obbligato va soprattutto a Barbara Balzerani che improvvidamente, parlando dello “spauracchio del 16 marzo” aveva cinicamente ironizzato sulle vittime del terrorismo: “C’è una figura, la vittima, che è diventato un mestiere, questa figura stramba per cui la vittima ha il monopolio della parola. Io non dico che non abbiano diritto a dire la loro, figuriamoci. Ma non ce l’hai solo te il diritto, non è che la storia la puoi fare solo te”.