ROMA – Questa mattina, alle 9:30, ci sarà la quarta votazione per il presidente della Repubblica. Ci sarà soprattutto la conta della verità, quella che dirà se Sergio Mattarella potrà diventare presidente della Repubblica. Finiranno le schede bianche e i voti “creativi”: si farà sul serio.
A conti fatti, vista anche la liturgia delle schede bianche delle prime tre votazioni, Mattarella i numeri ce li ha. Il candidato unico di Renzi può contare su 444 voti (esclusi i presidenti che non votano Grasso e Fedeli) del Pd, 33 di Sel. A questi vanno aggiunti i 13 di Per l’Italia 13, i 32 di Scelta Civica , e altrettanti di Autonomie e Psi e mini partiti. In totale fanno 554. Una cinquantina in più di quelli richiesti che dal quarto scrutinio sono 505.
Dai 554 ne vanno tolti minimo una ventina, soglia fisiologica di assenti, dissenzienti ecc.. Ne restano comunque trenta in più.
Trenta a cui possono però aggiungersi almeno teoricamente alcuni dei 33 ex M5s e alcuni dei 75 Ncd+Udc. Dando per scontato che tutti gli altri da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia dicano “no” a Mattarella.
Insomma nella più “ottimistica” delle ipotesi Mattarella potrebbe sfondare quota 570, nella più pessimistica fermarsi a 530. Nella sostanza nulla cambierebbe: alla conta della verità sembra destinato a diventare presidente della Repubblica.