Renzi, le 100 proposte: Camera unica, terapia d’urto per la Giustizia…

Matteo Renzi (LaPresse)

FIRENZE – Ha parlato ai suoi, litigato con il segretario Pierluigi Bersani, subito la contestazione di un gruppo di cittadini della sua Firenze. Poi, Matteo Renzi, alla fine del suo “big bang” della Leopolda, quello pensato e voluto per far “estinguere i dinosauri” (leggasi l’attuale dirigenza del Pd) ha annunciato la presentazione di 100 proposte per cambiare l’Italia.

Le proposte sono arrivate e sono consultabili in rete. Molte delle 100 non sono, né si poteva pretendere che lo fossero, novità assolute. Non a caso Bersani aveva parlato di idee anni ’80. Eppure quello del sindaco di Firenze è un documento programmatico lungo e approfondito che merita, se non altro, almeno un’analisi.

Le 100 idee di Renzi si articolano in cinque capitoli. Il primo è quello relativo alla politica, dall’organizzazione al taglio dei costi. Qui, molti dei suggerimenti, circolano già da tempo: si va dall’abolizione delle province all’accorpamento dei piccoli comuni. Il sindaco, però, propone anche di superare il bicameralismo definito come un “doppione inutile”. Secondo Renzi basta una sola Camera con non più di 500 persone. Il sindaco quindi punta la Rai chiedendo l’uscita della politica dalla tv pubblica  e la divisione (la Rai ha 15 canali) tra quelli di servizio pubblico da finanziare con il canone e gli altri da finanziare solo attraverso la pubblicità.

Il secondo capitolo, invece, se vogliamo è il “pacchetto sviluppo” di Renzi. Il sindaco propone, tra le altre cose l’abolizione dell’Irap, la riforma delle pensioni,  la riduzione in tre anni del rapporto debito/pil, una riforma dei servizi pubblici locali e una drastica semplificazione amministrativa. Renzi, quindi, invoca anche i contratti aziendali contro i salari poveri, invoca aliquote rosa e chiede una riforma degli ammortizzatori sociali. Sotto-capitoli specifici sono poi dedicati a temi caldi come sanità, ricerca e giustizia. Tra le proposte spicca la richiesta di chiudere gli ospedali più piccoli ed esternalizzare molti servizi, “non per pagare di più ma per migliorarne la qualità”.

In materia di giustizia civile le 100 proposte chiedono una “terapia d’urto” per ridurre lo “stock di cause arretrate”. “Si crei – chiede il documento – una task force composta da magistrati in pensione e da giovani avvocati per affiancare i giudici in carica nello smaltimento in tempi veloci dell’arretrato giudiziario civile”.

Il terzo capitolo è quello relativo allo sviluppo ecologicamente sostenibile. Renzi chiede, tra l’altro, città rinnovabili, trasformazione dei rifiuti in risorsa e una profonda rivalutazione del patrimonio artistico e culturale dell’Italia. Quindi il documento chiede nuove regole per gli appalti e un classico cavallo di battaglia del sindaco di Firenze, la liberalizzazione del trasporto pubblic0 locale.

Il quarto capitolo, invece, è quello del futuro, dei giovani e non. Renzi chiede di “dare un futuro a tutti”. Tra le proposte spiccano il diritto di voto a 16 anni, l’abolizione del valore legale della laurea e una serie di misure che puntano a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani.

Infine il tema della “società solida e solidale”. Renzi punta su quoziente familiare e aiuti alle famiglie, anche e soprattutto in termini di servizi come asili nido. Infine un cenno allo jus soli: “Chiunque nasca in Italia è italiano” chiede Renzi.

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