Matteo Renzi: “Dove sono finiti i 2 euro delle primarie?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2013 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi: "Dove sono finiti i 2 euro delle primarie?" (LaPresse)

Matteo Renzi: “Dove sono finiti i 2 euro delle primarie?” (LaPresse)

ROMA – Matteo Renzi si chiede dove siano finiti i due euro versati dai quattro milioni che hanno votato alle primarie 2012 del Pd, vuole un partito che non sia la cinghia di trasmissione della Cgil, si dice a favore della riforma Fornero, teme il Movimento 5 Stelle sul voto sulla decadenza di Berlusconi, vuole la riforma elettorale subito, dice basta ai signori delle tessere del Pd e nel partito vuole rottamare tutti, anche i renziani.

Dichiarazioni a 360 gradi da parte del sindaco di Firenze, sollecitato dalle domande di lettori e cronisti al forum del Messaggero. Le abbiamo divise in tre macro-argomenti: il governo e Berlusconi, il partito, le ricette di Renzi su economia e Welfare.

GOVERNO LETTA, BERLUSCONI E GRILLO

Renzi parte dal governo Letta: ”Il giorno dopo la situazione era bloccata e io dissi allora: o si aveva il coraggio di tornare al voto, o si faceva un accordo con Grillo che disse subito di no o serviva un governo di larghe intese per cambiare le regole del gioco. Il governo ha l’obiettivo di cambiare le regole del gioco perché non ci siano mai più le larghe intese che rendono inutile il dibattito tra i partiti”.

Così Matteo Renzi, al Forum del Messaggero, ribadendo che ‘‘serve una legge elettorale chiara per favorire l’alternanza e non ci siano mai più giochini”.

Berlusconi non ha i numeri per mandare a casa il governo questo valga come elemento che toglie ogni alibi al governo“.

Sulla decadenza di Berlusconi: “Io credo che non ci sia niente di male nel voto palese se questo significa chiedere ad un senatore di essere responsabile del suo voto, l’idea del voto palese è sacrosanta non ci vedo niente di male, mi dispiacerebbe ci fossero giochini alle spalle un po’ stravaganti. Temo qualcuno tra i 5 stelle voti contrariamente a quello che dice, non avrei dubbio sul fatto che sia meglio il voto paese nel rispetto delle regole”.

Berlusconi non può far cadere Letta: “Ci ha provato – prosegue – ha fatto una mozione di sfiducia il giorno del voto, da quello che si dice il governo ce l’avrebbe fatta e quindi lui con una meravigliosa retromarcia ha fatto finta di nulla dicendo se alla fiducia. Basta – aggiunge ancora – con Berlusconi che non ha i numeri per mandarlo a casa, l’insistenza su di lui è perché sono 20 anni che se ne parla, per i prossimi 20 anni parliamo dell’Italia parliamo di un altro italiano”.

Quello che deve fare Letta: ”Servono le riforme istituzionali e costituzionali per rendere il paese all’altezza delle aspettative: una legge elettorale chiara come il modello dei sindaci e via il senato, basta, stop, ora è un ping pong che fa sbadigliare, moltiplica i tempi e la burocrazia”.

Sul Movimento 5 Stelle: ”Ieri Grillo è stato bravissimo a nascondere la notizia: ha parlato di tutto tranne che la sconfitta in Trentino, dove ha perso 3 voti su 4. Gli elettori sono delusi, sono stanchi, gli avevano detto ‘cambia l’Italia’ e lui si è nascosto sul tetto, mi sembra il tacchino di Bersani”.

IL PARTITO DEMOCRATICO

A chi gli chiede se il Pd dovrà cambiare sede risponde: “Mi hanno detto che è sui giornali: mi sembra l’ultimo dei problemi, prima cambiamo le politiche per vincere, si fa politica, non siamo agenti immobiliari”.

“Credo di no, ne parleremo insieme, ma lui non è interessato a ragionamenti di posizionamento. Io lo stimo molto, è una persona seria, ci stiamo impegnano per fare una discussione vera e bella per cui il rapporto è di stima, non riduciamolo ad un grande ‘inciucione’ con distribuzione di posti, è l’esatto opposto di quello che stiamo facendo”. Così Renzi parla dell’ipotesi che Gianni Cuperlo, altro candidato, possa essere il suo vice in caso di vittoria.

L’ unico personaggio del passato che mi fa venire in mente d’Alema è D’AlemaSono imbarazzato per Virna Lisi, le ho inviato dei fiori scusandomi per il paragone con me umiliante per lei, prima di essere querelato da lei. Battute a parte credo che D’Alema non sia entusiasta della mia candidatura, me ne ero accorto, continuo a rispettarlo e a non aprire polemiche con lui. L’ultima volta che l’ho sentito è quando mi ha mandato un sms perché la Fiorentina stava vincendo contro la Juve, era felice, mi piace ricordarlo così“. Così Renzi replica all’ex ministro degli Esteri che lo aveva paragonato ad uno slogan di una pubblicità con Virna Lisi.

“Io dico che la prima cosa che dobbiamo fare è una grande scommessa sul merito si sta dentro non perché si è amici degli amici, per poter elemosinare qualcosa, spazio al merito mai più discussioni legate alla correnti. Sono per rottamare i renziani e gli altri e chi è bravo deve avere il coraggio di farsi avanti, chi sta alla guida del partito non deve chiudere le porte in faccia all’idea di un profondo cambiamento dentro il Pd per dare spazio al merito, questo è il punto di riferimento del mio mandato”.

Non è vero che hanno tutti cambiato idea, parte della vecchia guardia sta dall’altra parte. L’idea che ci sia qualcuno con noi sì, tutti no, e io non sono soddisfatto o imbarazzato, resta da capire se raggiungiamo l’obiettivo”.

”Io mi candido a fare il segretario del Pd non della Cgil. Ho profondo rispetto dei ruoli per due soggetti che sono protagonisti differenti. Il Pd non deve essere la cinghia di trasmissione della Cgil. La Cgil faccia le sue battaglie e io mi auguro che siano ancora di più rappresentativi visto che ora rappresentano soprattutto i pensionati”. Così Matteo Renzi, al forum del Messaggero, augurandosi che il sindacato ”faccia cose concrete e difenda i lavoratori garantiti e non garantiti” aggiungendo però che se lui vincerà il congresso darà ”la linea al Pd, non metterò mai bocca sul lavoro della Cgil e mi auguro anche loro”.

Quello che vuole fare Renzi da segretario pd: ‘‘Noi metteremo on line ogni spesa, anche un centesimo visto che non sappiamo dove sono finiti i 2 euro delle scorse primarie”.

Quanto all’improvviso aumento delle sottoscrizioni di tessere nel Pd: ”Possono gonfiare quello che vogliono ma non si elegge così il segretario, se anche tra gli iscritti vincesse Paolo Bianchi, poi dipende dalle primarie. Il segretario del Pd non lo eleggono i tesserati più o meno gonfiati ma i cittadini che l’8 dicembre vanno a votare”.

Prima bisogna capire cos’è la sinistra radicale: se è radicale sulle idee, lo sono anche io. Ad esempio sulla burocrazia io sono radicale, andrei con il decespugliatore. Poi c’è una sinistra radicale sull’ideologia e va capito a che gioco giocano”, dice Renzi rispondendo ad un lettore che chiede quale sarà il suo atteggiamento con la sinistra radicale.

ECONOMIA, LAVORO E WELFARE

Su Telecom: ”Il problema non è se il socio è italiano o straniero ma se la rete funziona o no. E se non funziona bisogna investirci”.

L’agenzia delle Entrate deve aiutare i cittadini a pagare le tasse mentre il nostro sistema è vessatorio. Se l’agenzia delle Entrate da partner diventa killer le cose non funzionano”. Così Renzi, chiedendo al governo ”un gigantesco impegno sul lavoro per semplificare” regole e burocrazia.

Renzi rispondendo a un esodato afferma che ‘La riforma Fornero andava bene, perderò qualche voto ma lo dico. La riforma non era sbagliata ma va trovata la soluzione per gli esodati perché è inaccettabile che lo Stato fa un patto e poi ti frega”.

“Non cancellare lo statuto dei lavoratori perché è un patrimonio del lavoro. Ma io credo che si possano modificare alcune regole dentro lo statuto. Immagino un codice del lavoro che abbia 60-70 regole che comprendano anche i paletti dello statuto dei lavoratori”. Lo afferma Renzi parlando di lavoro ed insistendo sulla necessità che inizino a funzionare i centri per l’impiego.