Renzi a Confindustria: no articolo 18 e zero contributi per 3 anni sui neoassunti

Matteo Renzi a Confindustria: Togliamo l'articolo 18 per i neoassunti
Matteo Renzi a Confindustria: Togliamo l’articolo 18 per i neoassunti

NEMBRO, BERGAMO – “Togliamo l’articolo 18 e niente contributi per tre anni per i neo-assunti”: Matteo Renzi davanti all’assemblea di Confindustria a Nembro (Bergamo) ha anticipato alcuni dei contenuti del Jobs Act, la legge di riforma dei contratti di lavoro che il suo governo varerà con decreti attuativi.

Fuori dalla riunione degli imprenditori, che si svolge nella fabbrica Persico, Renzi è stato contestato da alcune centinaia di operai di industrie della zona, tute blu soprattutto della Fiom.

Anticipazioni del Jobs Act, e anticipazioni della legge di stabilità. Nei due provvedimenti ci saranno “incentivi che permetteranno per un triennio di non pagare contributi a chi fa assunzioni a tempo indeterminato. Togliamo per i nuovi assunti l’articolo 18 e togliamo il peso fiscale per i primi tre anni”.

“Manovra da 30 miliardi, meno tasse per 18 miliardi, taglio Irap da 6,5 miliardi”
Sarà una manovra finanziaria da 30 miliardi “senza un centesimo di aumenti delle tasse”, con 18 di tagli alle tasse. Di questi tagli 10 verranno dalla conferma del bonus da 80 euro anche per il 2015, e  sempre “dal 2015 verrà abolita la componente lavoro dalla tassa dell’Irap. Questo vale 6,5 miliardi di euro“. Quanto alle coperture, il premier ha accennato a una spending review pari a 16 miliardi.

“Tutti parlano dell’articolo 18. Invece 18 sono i miliardi che taglieremo come tasse tra la legge di Stabilità per il 2014 e quella per il 2015“. È “la più grande riduzione delle tasse” mai fatta in Italia.

Di questi 18 miliardi, spiega il presidente del Consiglio, “dieci andranno a finanziare in modo stabile il bonus degli 80 euro, mezzo miliardo in detrazioni fiscali per le famiglie, e il resto andrà in due misure: incentivi che permetteranno per un triennio di non pagare contributi per chi fa assunzioni a tempo indeterminato” e il resto per la riduzione dell’Irap “che è una tassa che manda fuori di testa per la sua componente lavoro”.

Tfr in busta paga
“Dobbiamo consentire a chi vuole attraverso un’operazione con le banche di sostegno alle Pmi, che presenteremo nelle prossime ore, la possibilità di lasciare il tfr su base mensile“. Di fronte alla “contrazione dei consumi”, si tratta di un “passaggio importante e serio”.

“Liberiamo 11,5 miliardi arrivando al 2,9% di deficit sul Pil”
“A me non piace il fiscal compact, ma è stato votato e ora non posso dire che non lo rispetto. Non sforo il 3% ma comunque arrivo al 2,9% e libero 11,5 miliardi. È vero che il patto è stupido, ma dobbiamo dimostrare credibilità ai partner europei e ai mercati manterremo gli impegni presi dagli altri governi”.

Un miliardo in più a Comuni e Regioni allentando il patto di Stabilità.
“Vorrei eliminare il patto di stabilità per i Comuni e le Regioni” ma intanto nella legge di stabilità che sarà in Cdm mercoledì verrà “liberato spazio per un miliardo di euro”. Sarà liberato ”’uno spazio di patto’ per un miliardo di euro, il che significherà un miglioramento dei margini del 77%” a favore degli enti locali.

In Italia ”lavorano di più i giudici che i manovali” e ”la cosa insopportabile è lo scaricabarile”. Così Renzi ha commentato, senza citarla direttamente, l’alluvione di Genova, ma spiegando che anche se ”le riforme sono fondamentali” poi succede che ”le opere pubbliche sono fermate da ricorsi e controricorsi”.

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