ROMA – “Mi do un massimo di otto anni, se vinco le prossime elezioni, e poi me ne vado dalla politica”. Così il premier Matteo Renzi in un’intervista al New York Times. “La nuova generazione deve fare politica secondo il modello presidenziale americano, due mandati e fuori”.
Renzi ha scelto per la riforma del lavoro, il Jobs act, un nome inglese “perché mi piace quello che ha fatto Obama”.
“Le cose più interessanti che ha fatto – ha aggiunto riferendosi a Obama – sono state sul fronte interno. Ha preso un’economia in crisi nel 2009, è intervenuto, ha rilanciato la crescita, e creato posti di lavoro, tutte cose che l’Europa non è riuscita a fare”.
La testata americana, parlando del Jobs act, scrive che “per gli standard italiani di un lavoro per la vita, si tratta di un passo rivoluzionario”.
Il premier vuole l’intera pubblica amministrazione semplificata su un app e online.
“L’Ue è stretta in una dittatura di burocrati e tecnocrati e non vuole accettare che la politica è il regno della flessibilità. Non possiamo continuare a ragionare solo sulla base di austerità e di rigore. In una fase di deflazione e stagnazione, non possiamo. Dobbiamo mantenere i nostri conti in ordine, spendere bene il denaro, sì, perché la Germania è preoccupata che i Paesi del Sud non spendano i soldi saggiamente, ma il punto centrale è che se affrontiamo i nostri problemi, l’economia europea deve cambiare in favore di investimenti per la crescita”.
Renzi ha ribadito al New York Times che gli investimenti in settori strategici (banda larga digitale, istruzione, ricerca, energia, economia verde)
“dovrebbero stare al di fuori del calcolo del Patto di stabilità, che è strumento di rigidità e di austerità”.
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