Matteo Renzi a Beppe Grillo: “Sciacquati la bocca. Berlinguer non si tocca”

Matteo Renzi a Beppe Grillo: "Sciacquati la bocca. Berlinguer non si tocca"
Matteo Renzi a Beppe Grillo: “Sciacquati la bocca. Berlinguer non si tocca” (Foto Ansa)

ROMA – “Sciacquati la bocca! Berlinguer non si tocca”. Matteo Renzi non perdona Beppe Grillo per quell’indebita appropriazione della questione morale dello storico segretario del Pci. “C’è chi ieri ha evocato Berlinguer e poi dice di essere oltre Hitler”, ha osservato il premier. Dal palco di piazza del Popolo a Roma, il leader del Pd prima rientra in possesso dei propri riferimenti identitari e poi avverte i suoi: “Non rispondete alle provocazioni”. Quanto al voto di di domenica, Renzi è sicuro: “Non c’è discussione: vinciamo noi“.

“Stanno discutendo di elezioni europee solo per capire di chi vincerà. Il problema è risolto perché le elezioni le vinciamo noi e non lo dico perché dobbiamo fare training autogeno ma perché è la realtà dei fatti”.

“Poiché siamo persone serie sappiamo che la nostra vittoria non è avere un voto in più degli altri. Domenica sera non andiamo in ferie” perché “poi dobbiamo governare il Paese”

Stessa determinazione per le amministrative:

“Andiamo a prenderci anche i sindaci nei comuni dove non li avevamo perché il Pd è il partito dei sindaci”.

Poi, di fronte alla contestazione di un gruppo di manifestanti per i movimenti per la casa, gioca coi semafori:

“Le contestazioni sono normali: hanno parlato di ‘peste rossa’ e ‘lupara bianca’. Poi è normale che si chiami la Croce verde”.

In ogni caso il suo avversario numero uno è il  Movimento 5 Stelle:

“Loro sono la paura, loro sono l’incubo e il terrore. Noi siamo il diritto di tornare a sognare”.

E chiude in romanesco: “Ja famo”

“Ogni tanto scappo dalla scorta e vado a giro per Roma, e mi dicono: ‘je la famo? che dice er sondaggio?’ il sondaggio dice che ja famo...“. 

Più tardi a Porta a Porta, da Bruno Vespa, Renzi torna ad attaccare il Movimento 5 Stelle, quelli che “scommettono sulla paura”. Per loro domenica sera “è finita”, per il Pd domenica inizia tutto.

“Per noi la questione è l’Europa. Noi abbiamo la fortuna di avere insieme il semestre europeo, i nuovi vertici, 183 milioni di euro da spendere. I parlamentari europei che saranno eletti dal Pd dovranno portare l’Italia in condizioni di contare. In questi anni siamo diventati lo zimbello d’Europa. Non possiamo fare la comparsa. Riuscire a conquistare 25-26 deputati è un ottimo risultato per il Pd”.

Poi lancia una proposta, riguardo alle accise sulla benzina, come quella per la guerra di Libia: dal prossimo anno “facciamo pulito di un certo sistema”, dice Renzi.

Il premier difende i suoi 80 euro in busta paga:

“Dire che la Tasi neutralizza gli 80 euro è una barzelletta, guardiamo i numeri: gli 80 euro sono mensili e per sempre, è una misura strutturale”.

 

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