Matteo Renzi: “D’Alema e Veltroni sono in Parlamento dai tempi di Bearzot”

FIRENZE, 20 GIU – ”D’Alema e Veltroni stanno in Parlamento, calcisticamente parlando, da quando c’era Bearzot; oggi c’e’ Prandelli. C’era Paolo Rossi, ora c’e’ Balotelli”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi ospite stasera della trasmissione ‘Otto e mezzo’, su La7, condotto da Lilli Gruber. Per Renzi ”il mondo e’ cambiato” e quindi ”se anche noi cambiamo un po’ di facce non e’ male”.

Su una sua possibile candidatura alle primarie del Pd Renzi non si tira indietro: ”Certo che puo’ accadere”, ma ”accadra’ non immaginando che arriva uno che risolve il problema”.  Secondo Renzi e’ sbagliata ”questa idea di ‘Super Pippo’ che mangia la nocciolina e trasforma di colpo i problemi degli italiani. Non ha funzionato con Monti, figuriamoci con gente come noi”. Per il ‘rottamatore’, il segretario del Pd Pierluigi Bersani dovra’ ”fare le regole” delle primarie. ”Oggi – ha osservato – Bersani e’ giocatore, arbitro, allenatore, forse anche massaggiatore e ragazza pop pon. Quando avranno fatto le regole decideremo se e come qualcuno di noi si candidera’. Non parlando male di Bersani, raccontando un’Italia diversa”.

”Non capisco – ha continuato – il motivo per cambiare le regole ora”. Per Renzi le primarie dovranno essere ”una cosa libera e aperta” e non avere ad esempio ”albi degli iscritti ai partiti: si faccia quello che si e’ fatto per Prodi, Veltroni, Bersani”. ”E poi – ha proseguito – vorrei che non ci fosse la candidatura di un ‘io’ ma di un ‘noi’: dobbiamo uscire dall’idea che basti che si candidi un personaggio politico per risolvere i problemi”. ”Se vinco le primarie – ha detto ancora Renzi -, la norma dello Statuto che prevede che dopo tre mandati si va a casa, sara’ applicata” e ”se per caso faccio le primarie e le perdo, non andro’ in Parlamento”.

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