FIRENZE – Cene da 2.000 euro aragoste, vini pregiati, soggiorni negli Stati Uniti, biglietti aerei, cene, pasticcini e fiori. La Corte dei conti setaccia i bilanci della Provincia di Firenze dell’era di Matteo Renzi. Alla voce “rappresentanza istituzionale” in 5 anni è stato inserito di tutto.
La Corte dei Conti vuole vederci chiaro sui conti della Provincia. Dal 2005 al 2009, nel periodo in cui Renzi è stato presidente della Provincia di Firenze, la Provincia ha speso 20 milioni di euro. Come riporta il Fatto Quotidiano, il capo di Gabinetto Giovanni Palumbo, nominato da Renzi, ha firmato decine e decine di delibere per rimborsi di spese di rappresentanza per il presidente che aveva a disposizione una carta di credito con limite mensile di 10mila euro di spesa.
Nell’ottobre 2007 però, durante un viaggio di rappresentanza negli Stati Uniti, la carta viene bloccata “a garanzia di un pagamento da parte di un hotel a Boston”, si legge nella delibera del 12 novembre 2007. Renzi, trovandosi senza carta di credito della Provincia è costretto a usare la sua per pagare 4 mila dollari (pari a 2.823 euro) all’hotel Fairmont di San Josè, in California. Come torna in Italia si fa restituire la cifra con una delibera, ma senza fornire giustificativi.
Tra i 20 milioni di euro al vaglio della Corte dei Conti ci sono anche centinaia di migliaia di euro ricostruiti con numerosi scontrini e ricevute. In prevalenza di ristoranti come la trattoria Garibaldi, Nannini bar, taverna Bronzino e ristorante da Lino. Con conti singoli che spesso superano i mille euro.
Il 31 ottobre 2007 la provincia paga 1300 euro alla pasticceria Ciapetti di Firenze. Il 5 luglio alla Taverna Bronzino viene saldato un conto di 1.855 euro. ll ristorante non è tra i più economici di Firenze, del resto. Alla trattoria I due G in via Cennini il 29 aprile 2008 Renzi ordina una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro e una fiorentina da un chilo e otto etti. Alla Buca dell’Orafo in via dei Girolami il 13 giugno 2008 con due commensali opta per un vino da 60 euro a bottiglia. E al ristorante Lino riesce a spendere per un pranzo 1.050 euro.
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