FIRENZE – Dal nuovo appuntamento alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi lancia la sfida al presidente del Consiglio, Enrico Letta: “Basta inciuci e larghe intese. Non è possibile che partiti come Pd e Pdl che litigano, si beccano, si azzuffabo in tv” in Parlamento votino insieme”.
E continua a dire “no” a una legge elettorale in senso proporzionale: “C’è tanta voglia di proporzionale. Ma noi la voglia di proporzionale la facciamo passare perchè bisogna sapere chi governa, servono le garanzie”.
Davanti a duemila persone riunite nella platea della stazione fiorentina, tra sindaci e parlamentari, il rottamatore del Pd incalza il suo partito: “Ha la maggioranza in Parlamento? Agisca. Non sono interessato a bandierine, a togliere un governo per metterne un altro”.
“Ho visto più contenuti questa mattina di quanti ne ho letti in questi due anni da editorialisti paludati e paludosi…”. Così Renzi difende la Leopolda dalle accuse di mancanza di contenuti. “Poi qualcuno può dire ‘Renzi non mi convince o gli altri oratori’ ma dire che non parliamo di contenuti mi sembra una operazione… intrigante e interessante”.
GUGLIELMO EPIFANI – Poi prende la parola anche il segretario democratico, Guglielmo Epifani: “Vorrei parlare dei problemi della crisi, dei giovani, mentre mi tocca parlare di altro. La crisi sta dividendo il Paese. Recuperiamo la libertà come libertà di scelta. Il nostro progetto deve incrociare questa possibilità, solo allora potremo dire che abbiamo fatto quello di cui ha bisogno il Paese”. A fine intervento pranza con il sindaco Renzi.
DAVIDE SERRA – Tra il pubblico della Leopolda c’è anche il finanziere Davide Serra. Anche lui interverrà nel corso della giornata. Per l’amicizia con Serra Renzi fu attaccato dall’allora segretario Pierluigi Bersani che lo criticò sulla sua base alle Cayman. Serra aveva organizzato per il sindaco una cena con esponenti della finanza.
‘Negli ultimi 40 anni l’Italia è riuscita a esprimere al vertice il peggio di quello che ha, e non riesco a capire perché”, così il finanziere Serra ha iniziato il suo intervento, uno dei più applauditi, alla Leopolda. ”La classe che ha gestito gli ultimi 40 anni è stata barbara, perché ha rubato alla mia generazione e a quella dei miei figli”. Serra ha parlato di italiani di serie A e di serie B, questi ultimi sono quelli che in pensione ”ci andranno a 70 anni, mentre gli altri si sono andati a 55”: quindi, ”si garantiscono i vecchi a spese dei giovani”. E poi, ”lo Stato è indebitato e ora non più assumere per prendere voti”. Serra ha chiesto quindi ”il taglio della spesa pubblica, delle pensioni d’oro e più competitività per il Paese”, in un’Italia dove finora il gioco ”è stato truccato in favore di pochi”.
GUERRA (LUXOTTICA) – ”Trasformiamo il pane in eccellenza, questo è quello che possiamo e dobbiamo fare”, ha detto Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, intervenendo alla convention della Stazione Leopolda in corso a Firenze. ”Stiamo vivendo una rivoluzione industriale clamorosa, nessun paradigma tecnologico che valeva nel ’90 che vale ancora oggi”, ha aggiunto, evidenziando come per affrontare le sfide poste da ”un mondo completamento nuovo” servirà investire in ”cultura ed educazione”.