Matteo Renzi “rottama” il giglio di Firenze. Nuovo simbolo cercasi

Matteo Renzi "rottama" il giglio di Firenze. Nuovo logo cercasi
Matteo Renzi “rottama” il giglio di Firenze. Nuovo logo cercasi

FIRENZE – Matteo Renzi “rottama” il giglio. Nuovo simbolo cercasi. Cos’ha che non va il giglio rosso in campo bianco, simbolo della città? Nulla dicono i promotori di un concorso internazionale aperto per scegliere un nuovo brand da associare all’immagine della città. Non ci crede, specie dall’opposizione, chi non capisce, non accetta, non condivide la politica di marketing del super comunicatore Renzi. Il giglio non si tocca: su questo slogan potrebbe partire addirittura un referendum.

Orgoglio cittadino tradito o lifting post moderno per aumentare la capacità attrattiva del marchio Firenze? In linea con il carattere delle sue iniziative, il sindaco Renzi ha lanciato un web contest, una gara online gestita da Zooppa, una start-up cresciuta con H-Farm in Veneto per scegliere un simbolo più accattivante, un po’ come il cuore che campeggia sulle magliette dedicate a New York. Il simbolo storico resta, ma un’altra effigie veicolerà l’immagine di Firenze.

“Fino al 14 ottobre la gara per il brand Firenze è aperta, anzi spalancata, a designer più o meno giovani, grandi studi di professionisti, appassionati, artisti, creativi, sognatori. Nessuno si chiami fuori! L’immagine della Firenze dei prossimi anni sarà scelta attraverso una gara, una gara basata sull’ingegno e sull’innovazione, non sui ricorsi e le carte bollate. Vi va di provarci? Conoscete qualcuno che voglia mettersi in gioco? Provateci!” è stato l’invito del primo cittadino. Un attimo dopo la città si è divisa.

“Firenze ha già un suo brand ed un suo logo che sono il nome ed il giglio rosso in campo bianco, ecco il brand Firenze. L’unico che sembra non averlo ancora capito purtroppo è proprio il sindaco di Firenze”. Questo il commento del capogruppo PdL Marco Stella. “Adesso la rottamazione del giglio. A quando un bel silos al posto del campanile di Giotto?” chiede Francesco Torselli, FdI.

 

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