ROMA – Matteo Renzi, neo-segretario Pd, convoca la prima riunione della sua squadra di under 40 alle 7:30 del mattino. Orario normale per normali lavoratori, non per i più tutelati politici.
L’idea è di concludere la riunione con i dodici prescelti della sua segreteria alle 9. Del resto oggi, mercoledì 11 dicembre, è il giorno della fiducia al governo di Enrico Letta, e al largo del Nazareno si discute la linea da seguire alla riunione dei gruppi.
Il primo ad arrivare alle 7.05 alla sede romana del Pd è stato Davide Faraone che si occupa di welfare e scuola. Poi è stata la volta di Marianna Madia, competente per le Politiche del lavoro. Pochi minuti dopo è comparso anche Francesco Nicodemo che si occupa della Comunicazione. Quindi Chiara Braga (Ambiente) Federica Mogherini (Europa), Alessia Morani (Giustizia) e Debora Serracchiani (Infrastrutture).
Renzi è comparso alle 7.18 in punto, assediato dagli operatori dei mass media, ma non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti.
Come ricorda Fabio Martini sulla Stampa, Renzi non è il primo a scegliere di iniziare a lavorare all’alba o poco più tardi. Prima di lui Giulio Andreotti, il leader radicale Marco Pannella e l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy.
(Foto Ansa)
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