Matteo Salvini attacca Gad Lerner: “Dovessi scegliere tra lui e la Polizia…Gad sul barcone”

Matteo Salvini attacca Gad Lerner: "Dovessi scegliere tra lui e la Polizia...Gad sul barcone". Il post su Facebook
Matteo Salvini attacca Gad Lerner: “Dovessi scegliere tra lui e la Polizia…Gad sul barcone”

ROMA –  “Se la scelta è fra Lerner e la Polizia… GAD sul barcone!“. Non usa mezzi termini Matteo Salvini per criticare Gad Lerner, che ha attaccato la polizia dopo lo sgombero dei migranti in Piazza Indipendenza a Roma. Gad Lerner aveva postato sui social network la foto ormai simbolo di questi giorni, quella del poliziotto che accarezza la donna richiedente asilo. Solo che il giornalista aveva usato l’immagine con tono polemico, dicendo sostanzialmente che non basta questa immagine a giustificare quelle che per lui erano state violenze da parte degli agenti. La replica del leader della Lega è arrivata sempre tramite Facebook, dove Salvini si è schierato nettamente con le forze dell’ordine.

In questi giorni Lerner ha anche annunciato il suo addio al Pd di cui si vanta di essere stato “uno dei promotori”. Ha attaccato il Pd per il “disarmo culturale sui diritti” rispetto ai migranti, derivato da “una impressionante subalternità psicologica alle dicerie sparse dalla destra”. Una fuga dal Pd che cade nel silenzio dei renziani mentre la minoranza si rammarica e riconosce che l’ex direttore del Tg1 “pone un tema enorme”.

Da tempo critico contro Matteo Renzi, Lerner si è avvicinato negli ultimi mesi a Campo Progressista, il progetto di Pisapia che lavora per riunire il centrosinistra tentando per ora senza grande successo di riavvicinare il Pd ai fuoriusciti di Mdp. Ma l’addio è motivato con le scelte verso i migranti. “Metto in fila – spiega – l’operato degli ultimi tre anni: la revoca dell’operazione Mare Nostrum con la motivazione che costava troppo; la mancata abrogazione del reato di immigrazione clandestina, per ragioni di opportunità, la soppressione, solo per i richiedenti asilo, del diritto a ricorrere in appello contro un giudizio sfavorevole”. Lerner, come anche Pisapia, punta poi l’indice sulla “promessa non mantenuta” sullo ius soli temperato, approvato alla Camera ma poi messo in stand by prima dell’estate dal governo per la contrarietà di Ap e la mancanza di numeri al Senato. E, infine, conclude, “la promulgazione di questa inedita oscena fattispecie che è il ‘reato umanitario’ mirato contro le organizzazioni non governative”. L

‘ultimo punto ha causato uno scontro agostano tra i ministri Pd al governo Graziano Delrio e Marco Minniti e suscita mal di pancia, per lo più silenziosi, tra i dem. A dare ragione a Lerner è Barbara Pollastrini, esponente della minoranza guidata dal ministro Andrea Orlando. “I diritti umani – afferma la deputata – sono la premessa e il senso della sinistra e di un partito democratico e oggi la realpolitik pare dominare sulla dignità e sul valore di ogni essere umano. Sarà un autunno importante per il centrosinistra”.

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