ROMA – Non tutti quelli che seguono le dirette di Matteo Salvini sui social lo amano. Anzi.
“Spero che finisci in carcere così ti fanno il cu***” scrive uno dei tanti, tal Greg, durante una diretta del leader della Lega.
Scrive Greg sbagliando, evidentemente, modo verbale.
“L’italiano, Greg. Non si può sentire Greg. Greg! Il congiuntivo – dice Salvini – Greg! Non puoi scrivere una roba del genere. Spero che tu finisce in galera, dai per favore. Che bello il congiuntivo, il condizionale, mettere i verbi”. (Fonte: Instagram).
Salvini: “Caro Conte, non è il caso di eliminare l’autocertificazione?”
“Oggi chiederò al presidente Conte, dopo 50 giorni di chiusura, burocrazia e multe, non è il caso di dare fiducia agli italiani ed eliminare l’autocertificazione?”.
A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini, in collegamento con Telelombardia, dopo aver passato la notte al Senato.
“Gli italiani – dice Salvini – hanno la testa, smettila con l’autocertificazione, lasciamo che polizia e carabinieri tornino al loro sacrosanto lavoro di lotta al crimine e fidiamoci degli italiani”.
“Noi siamo in Parlamento anche per questo, perché ormai i decreti i cittadini non li scoprono in gazzetta ufficiale ma in tv il sabato sera”.
Ora, continua Salvini, “sono a casa a farmi una doccia ma alle 9 riprendiamo i lavori sul documento di economia e finanza. Vogliamo chiedere al governo di essere più veloce. Noi vogliamo che alle parole seguano i fatti, non pretendiamo miracoli”.
“Permettere alla gente di uscire e lavorare con cautela mi sembra doveroso”.
“Se – continua ancora Salvini – qualcuno continuerà a tenere in casa la gente e impedire di lavorare e di guadagnare, sarà un problema sociale enorme”.
“Giorgia Meloni ha parlato di una iniziativa non concordata? Spero che oggi, visto che andremo avanti ancora con questa protesta pacifica e costruttiva e leggeremo le voci dei cittadini, tutto il centrodestra si unisca”.
“Le porte del Parlamento sono aperte a tutti, giorno e notte – conclude – poi io non vado a commentare quando altri fanno protesta e manifestazioni”. (Fonte: Ansa).