Iva. Maurizio Gasparri “espelle” il Commissario Ue Olli Rehn: “Persona sgradita”

Iva. Gasparri "espelle" il Commissario Ue Olli Rehn: "Persona sgradita"
Iva. Gasparri “espelle” il Commissario Ue Olli Rehn: “Persona sgradita”

ROMA – Iva. Gasparri “espelle” il Commissario Ue Olli Rehn: “Persona sgradita”. Non è lui il Commissario, ma Maurizio Gasparri, prendendosela con il vero Commissario Ue Olli Rehn per la storia dell’aumento dell’Iva, gli ha sventolato una sorta di foglio di via, lo ha messo letteralmente alla porta. Delle reazioni, un misto di orrore e sconforto, Gasparri non si cura, al punto di precisare che solo Zanda e Monti rimpiangeranno Rehn.

E’ ora di finirla con i caporali di giornata come questo Olli Rehn, un signor nessuno che viene in Italia a fare il supervisore. Rifletta piuttosto sui disastri che gente come lui ha causato distruggendo l’Europa. Burocrati ottusi che uccidono i popoli e fanno morire il continente sotto la concorrenza sleale cinese e a causa di politiche economiche fallimentari. Questo Rehn è persona sgradita. Prenda l’aereo e torni a casa e paghi tutte le tasse che vuole. In Italia sulla prima casa l’Imu non c’è più e non sarà questo figuro a rimetterla. (Maurizio Gasparri)

Le parole del senatore e vicepresidente del Senato hanno suscitato un vespaio, tanto che l’ex presidente del Consiglio Mario Monti si è sentito in dovere di scusarsi per l’Italia con il Commissario Rehn. Dura la reazione del capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda:

Siamo purtroppo abituati alla violenza volgare del linguaggio politico. Ma questa volta le pesantissime espressioni usate dal senatore Gasparri nei confronti del commissario europeo Olli Rehn e, quindi, della stessa Unione e delle sue regole, superano ogni limite. Gasparri è vicepresidente del Senato e i suoi insulti a Olli Rehn non possono essere archiviati come un fatto di ordinario malcostume politico. Rehn ha ricordato che il nostro Paese è da poco uscito da una procedura d’infrazione per deficit eccessivo ed è ancora in una situazione a rischio. Per questi motivi ci ha invitato a mantenere l’impegno del tetto del tre per cento nel rapporto deficit-Pil. Qualsiasi persona di buon senso avrebbe dovuto assentire o, al massimo, argomentare diversamente in modo civile. Invece Gasparri ha insultato Olli Rehn definendolo ‘signor nessuno’ e ‘persona sgradita’. Vorrei ricordare a Gasparri che, per uscire dalla crisi, il nostro Paese non può fare a meno dell’Europa. Anzi deve lavorare affinché l’Unione si completi e cresca attraverso l’integrazione politica degli Stati membri. Per puntare al risanamento e poi alla crescita e alla reale competitività dell’Area Euro, a nessun Paese europeo può essere consentito di indebitarsi oltre le regole e i limiti concordemente fissati e liberamente accettati. Le regole si rispettano o si cambiano, non si violano. In questo quadro si inserisce la dichiarazione di Olli Rehn, ma Gasparri non l’ha capito.

 

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