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Maurizio Gasparri: “Sanatoria? Governo abbandona gli italiani e pensa ai migranti”

ROMA – “Il governo di Conte, Renzi e Zingaretti – dice il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri – abbandona commercianti e artigiani italiani ma vorrebbe una maxi sanatoria per 600mila stranieri clandestini.

Siamo governati da irresponsabili.

I renziani capofila di questa politica del caos e della resa agli sbarchi e ai campi abusivi, regno della violenza e dell’illegalità. Fermiamoli!”.

Bonafede-Di Matteo.

“Nella diatriba televisiva tra il Magistrato Di Matteo ed il sedicente Ministro Bonafede – dice sempre il senatore di Forza Italia – non sappiamo a chi attribuire la palma del peggiore.

Se Di Matteo aveva qualcosa da dire doveva parlare per tempo.

Ha molte cose da giustificare. Vorremmo sapere ad esempio le motivazioni delle sue scelte al tempo delle indagini sul finto colpevole di via D’Amelio, Scarantino.

Vorremmo sapere come siano state valutate le sue iniziative dell’epoca, lontana, ma non certo da dimenticare o da archiviare.

Se aveva qualcosa da dire doveva dirla subito. Invece dopo avere subito delle valutazioni critiche sul suo operato da parte della Procura Nazionale Antimafia, ha optato per una carriera nell’ambito del CSM.

Su Bonafede poi che cosa dire. Gli chiediamo le dimissioni fin dal giorno prima alla sua nomina a Ministro. Mettere una figura del genere a governare la Giustizia in Italia è persino peggio che aver messo la Azzolina alla Pubblica Istruzione.

Per Bonafede proviamo compassione. Perché comprendiamo il suo disagio nel rendersi conto della sua totale inadeguatezza. Vedere lo Stato tritato in questa diatriba tra Di Matteo e Bonafede è davvero mortificante”.

Di Matteo, continua il senatore, “interviene a scoppio ritardato pluriennale. Cosa che non gli fa molto onore. Bonafede poi deve spiegare perché lo ha chiamato, lo ha accantonato, lo ha considerato prima utile poi addirittura ingombrante.

E anche perché, cosa gravissima, era a conoscenza del contenuto delle intercettazioni, visto che il nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, composto da agenti e ufficiali di polizia giudiziaria che indagano su fatti di mafia e terrorismo, riferisce esclusivamente alla magistratura.

La verità è che certe figure dovrebbero spiegare agli italiani tutto il loro operato. E ci riferiamo sia a Di Matteo che a Bonafede.

Perché non ci iscriviamo a nessuna tifoseria conoscendo anche le vicende giudiziarie e le ingiuste accuse che anche tramite Di Matteo sono state avanzate nei confronti dei veri nemici della mafia come il generale Mario Mori.

“Che – conclude – ricordiamo anche ad Ultimo, che prima di lodare Di Matteo dovrebbe rammentare quanto è capitato. Anche a lui”. (Fonte: Ansa).

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