MILANO – “Silvio Berlusconi è in Senato a votare o è malato?”. La risposta alla domanda posta dal pg Laura Bertolè Viale arriva dai giudici del processo d’appello Mediaset che hanno concesso all’ex premier il legittimo impedimento: “Berlusconi è impegnato al Senato”. Il processo è stato rinviato al prossimo 23 marzo e i termini di prescrizione sono stati sospesi per una settimana.
“AL SENATO O MALATO?” – Il procuratore generale del tribunale di Milano, da dove Berlusconi il 15 marzo ha chiesto che siano spostati a Brescia i processi, non è ‘soddisfatta’ della certificazione presentata da Berlusconi.
Nella certificazione portata all’istanza di legittimo impedimento, spiega il pg, “non si capisce se è per le sue condizioni di salute o perché deve andare a votare”. Dunque ha chiesto alla Corte o una visita fiscale o altri documenti.
L’ex premier, infatti, ha fatto depositare un legittimo impedimento nel quale, come illustrato dal presidente del Collegio, Alessandra Galli, si dice che ”Berlusconi sarebbe o sarà impegnato per le votazioni al Senato se si protrarranno nella giornata odierna e ove le sue condizioni di salute lo consentano”.
A rappresentare l’ex premier in Aula c’è un sostituto processuale, ai soli fini della comunicazione del legittimo impedimento. Anche gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, infatti, hanno depositato istanze di legittimo impedimento perché impegnati in Parlamento per le votazioni dei presidenti di Camera e Senato, votazioni importanti ”per lo scenario politico”.
La Corte d’Appello ha anche nominato un avvocato d’ufficio per Berlusconi, il legale Salvatore Verdoliva. E’ stata depositata, tra l’altro, dalla difesa dell’ex premier l’istanza di legittimo sospetto per chiedere il trasferimento del processo d’appello Mediaset a Brescia.
Il pg ha preso la parola per dire che, in sostanza, non ha capito che tipo di legittimo impedimento ha presentato l’ex premier, perché ”se si tratta delle condizione di salute chiedo la visita fiscale, se deve andare a votare a Roma l’impedimento c’è ma chiedo una certificazione corretta”.
Il pg, inoltre, ha chiesto di respingere l’impedimento avanzato dai legali dell’ex premier perché, a suo dire, ”nello studio ci sono altri difensori che possono seguire il processo. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere sulle richieste di impedimento”.
“LEGITTIMO IMPEDIMENTO AL SENATO” – Nella mattinata del 16 marzo arriva la risposta dei giudici del tribunale di Milano, dov’è in corso l’udienza del processo d’appello per i diritti Mediaset. Gli impegni di Berlusconi per il voto al Senato costituiscono legittimo impedimento. L’udienza è stata rinviata al 23 marzo.