Meloni contro Super Stato franco tedesco. FdI Sta con Olanda, Austria, Danimarca, Svezia?

di Lucio Fero
Pubblicato il 20 Maggio 2020 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA
Meloni contro Super Stato franco tedesco. FdI Sta con Olanda, Austria, Danimarca, Svezia?

Meloni contro Super Stato franco tedesco. FdI Sta con Olanda, Austria, Danimarca, Svezia? (foto ANSA)

ROMA – Meloni contro super Stato franco tedesco, Giorgia Meloni denuncia sdegnata la nascita di quello che battezza appunto Super Stato e a cui si oppone con fermezza.

Lo si legge sul Corriere della Sera che Giorgia Meloni ci tiene, eccome se ci tiene, a far sapere ai suoi elettori e agli italiani tutti che lei condanna le mosse e le intese recentissime tra Merkel e Macron, appunto l’orrido e oppressivo Super Stato.

Meloni è contro, la Destra italiana è contro, la mamma italiana (auto definizione) di tutte le destre è contro. Contro che?

Merkel e Macron hanno proposto che la Ue, l’Unione Europea, faccia per la prima volta nella sua storia debito comune.

Debito comune, debito della cui solvibilità e solidità garantiscano tutti gli Stati della Ue.

Debito, andare sui mercati a cercare e trovare capitali per finanziare debito, solidissimo debito europeo.

Europeo, non italiano o spagnolo o tedesco o francese. Europeo, chi dovesse comprare quei titoli sa che compra titoli di cui risponde l’Europa.

Merkel e Macron hanno proposto che i miliardi (per ora in ipotesi 500) così raccolti a nome e per conto e su garanzia Ue non siano dati in prestito ai singoli paesi. Non in prestito da restituire prima o poi.

No, la proposta di Merkel e Macron è che siano dati in dotazione (cioè a fondo perduto) e che siano dati ai singoli Stati in proporzione ai danni economici e sociali subiti da coronavirus (per l’Italia circa 100 di quei 500 miliardi).

Non solo, Merkel e Macron hanno proposto i miliardi non siano solo per risarcire, sussidiare. Ma siano soprattutto spesi per dare alle economie e ai sistemi paese europei quel che non hanno, fossero infrastrutture materiali o reti informatiche o quel che sia.

Merkel e Macron hanno proposto di fare quel che Afd e la Le Pen (rispettivamente le destre sovraniste tedesca e francese) giudicano ignominio e tradimento: cassa e debito comune con paesi come l’Italia. Peggio del peggio, aiutare soprattutto l’Italia.

Merkel e Macron hanno proposto di far arrivare miliardi in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo da un Fondo finanziario garantito anche dal Tesoro tedesco e francese e olandese…Questo, tutto questo Giorgia Meloni lo bolla e condanna come “Super Stato franco tedesco”.

Non è sola Giorgia Meloni ad opporsi a Macron e Merkel. Fieramente contrari a dare soldi all’Italia che non siano a debito sono l’Olanda, l’Austria, la Danimarca e, con toni meno accesi, la Svezia. Anche la Polonia aspetta (però acquattata in silenzio) che il piano Macron-Merkel fallisca, finisca in nulla.

Fratelli d’Italia dunque sulla questione principe, la depressione economica e la crisi sociale da pandemia, sta con Olanda, Austria, Danimarca…Fratelli d’Italia sta non solo di fatto ma anche di parole e propaganda con chi pensa e dice: ogni paese per sé, uniti il meno possibile.

E oltre che con questi governi (Olanda, Austria, Danimarca, Svezia) Fratelli d’Italia sta con gli altri che condannano e fieramente avversano il piano Merkel-Macron. E cioè con il Fronte nazionale di Marine Le Pen e con la destra nazionalista di Afd (Alternativa per la Germania).

La singolarità della posizione della Meloni e della destra italiana non è nel nazionalismo, quanto, diciamo così, nella sostenibilità economica del sudddetto nazionalismo.

A torto o a ragione (a torto, è spesso solo un’illusione) governi in carica e destre in carica elettorale di paesi come Olanda, Austria, Germania, Svezia, Danimarca possono coltivare e difendere l’idea che loro, a far cassa comune, ci rimettono.

Hanno meno, molto meno debito pubblico. E molta meno spesa pubblica sprecata e inefficiente. Hanno maggior produttività. Possono permettersi di coltivare un’avarizia miope. Miope perché una incontrollata recessione europea devasterebbe anche le loro economie e società. Ma hanno, rispetto all’Italia, materia per illudersi di poter fare, se non da soli, comunque senza mettere niente davvero in comune. Possono agitare il bastone del “noi ci rimettiamo”. Bastone che poi funziona da boomerang, ma possono illudersi così non sia.

Al contrario la destra italiana non ha l’argomento secondo cui con cassa comune Italia ci rimette. La destra italiana ha solo due argomenti, entrambi onirici, onirici a voler parlare forbito. In realtà, più che onirici, a metà tra allucinati e truffaldini.

Primo argomento: niente cassa comune, niente Ue, facciamo da soli, magari con la nuova lira o il mezzo euro che ci inventiamo quando sarà.

Da soli, da sola l’Italia con il debito pubblico in viaggio verso il 160% del Pil? Da sola l’Italia che già oggi, non fosse per Bce che compra i suoi titoli di debito non  saprebbe a chi venderli se non  a tassi già insostenibili?

Da sola, facesse da sola l’Italia sotto la guida allucinata della destra nazionalista e con le scarpe bucate sotto la suola, finirebbe per dover far comprare e ingoiare al risparmio privato delle famiglie i titoli di debito del Tesoro. Risparmio forzoso, la versione peronista-populista della patrimoniale.

Secondo argomento: la Ue, i tedeschi, i francesi, gli olandesi, insomma tutti devono dare miliardi all’Italia. Perché? Per fa cosa? Perché sì e per fare quello che vogliamo. Ce li danno i miliardi, li prendiamo e tanti saluti, si impiccino dei fatti loro. Noi ci impicciamo dei fatti nostri, anche coi soldi loro.

Destra onirica? Destra che sogna? Eufemismi per una destra tra l’allucinato e il truffaldino nella sua propaganda. Talmente allucinata che Fratelli che si chiama d’Italia oggi si schiera con chi non vuole dare all’Italia un solo euro a fondo perduto e contro chi, per la prima volta, ha proposto di far cassa comune per dare soldi a fondo perduto all’Italia.