Mes, solo 6 M5S votano contro alla Camera. Conte respira, ma sulla task force finisce nella tenaglia Renzi-Pd

Mes, M5S non fa scherzi alla Camera, i deputati di Renzi si allineano, il presidente del Consiglio Conte ottiene un sì annunciato, sia pur in un passaggio politico pericoloso.

Via libera dell’Aula della Camera dunque alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo.

Mes, M5S alla Camera si allinea (solo sei voti contro)

I voti a favore sono stati 314, i contrari 239, 9 gli astenuti. I deputati M5S Andrea Colletti, Pescarese, Pino Cabras, Fabio Berardini, Alvise Maniero, Maria Lapia, Francesco Forciniti hanno votato contro.

“Votare sì vuol dire votare contro Conte e contro il Paese, la nostra è una scelta di coerenza”, è uno dei concetti che, ognuno di loro, sottolinea nel proprio intervento.

Tutti gli interventi in dissenso pronunciati dai deputati del MoVimento 5 stelle contro la risoluzione di maggioranza nell’Aula della Camera vengono accolti da fragorosi applausi da parte dei deputati della Lega.

Non si votava il Mes, ma la riforma del Meccanismo europeo di Stabilità

La risoluzione di maggioranza impegna il governo “a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’eurogruppo” e all’ordine del giorno dell’eurosummit sulla riforma del trattato del Mes.

A chiedere la votazione per parti separate era stato il deputato Gianluca Rospi del gruppo Misto. In questa specifica votazione la maggioranza ha perso voti rispetto a quella che inglobava la maggior parte della risoluzione, che raccolse 314 sì e 239 no Respinta la risoluzione dell’opposizione.

Lo scoglio del voto sulla riforma del Mes (oggi pomeriggio si replica  a Palazzo Madama), è ormai superato, grazie all’intesa su una risoluzione unitaria: M5S ha scelto come priorità la salvezza del Governo.

Task force, Renzi sfida Conte. Il Pd tace ma lo asseconda

Ma la tensione resta. Con Italia Viva sulle barricate contro la cosiddetta task force proposta da Conte per gestire le risorse del Recovery Fund, avocando praticamente a sé  la cabina di regia.

Matteo Renzi, intervenendo a un convegno su zoom organizzato da Eureca, continua a martellare apertamente, peraltro non smentito o rintuzzato da nessuno nel Pd.

“Sulla task force Conte si fermerà, ma se si impunta il Parlamento è sovrano”. Come dire, escludendo il ricorso alle urne, di cui nessuno vuole sentir parlare, alla fine vale il detto celebre usato per i Papi, morto un governo se ne fa un altro. (fonte Ansa)

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