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Appalti, ostriche e champagne: “i regali al sindaco di Bari Emiliano”

di Alessandro Avico |15 Marzo 2012 8:51

BARI – Non è indagato e non c’è il sospetto di un euro di mazzetta: al massimo un’assunzione e un pacco dono natalizio con ostriche e champagne. Questa però per il sindaco di Bari, Michele Emiliano, non è una bella storia. La storia è quella dell’inchiesta della procura di Bari sul gruppo Dec, l’azienda di costruzioni baresi che martedì ha portato sei persone agli arresti. Tra le persone finite in manette c’è anche Gerardo Degennaro, consigliere regionale del Pd e uomo di fiducia del sindaco Emiliano.

Secondo la procura di Bari e la Guardia di Finanza che indagano su questa storia dal 2005, Emiliano era uno dei referenti politici, forse il principale, del gruppo Degennaro. A Emiliano non viene contestato di aver ricevuto “vantaggi” dal rapporto con i Degennaro. A Natale però al sindaco, così come ad altri politici, vengono inviati “champagne, vino e formaggi, quattro spigoloni, venti scampi, ostriche imperiali, cinquanta noci bianche, cinquanta cozze pelose, due chili di allievi locali di Molfetta e otto astici”.

Il sindaco ringrazia ma si lamenta che non ha il ghiaccio per conservarli e allora Vito Degennaro provvede subito a inviarglielo (“le formette, mi raccomando, subito”). La Finanza annota anche altre due circostanze: un’azienda di prefabbricati, la Ianus, “il cui socio e presidente del consiglio era Michele Emiliano, cugino del sindaco”, effettua lavori in subappalto per 1.789.025,01 euro per conto della Dec.

Mentre il fratello del sindaco, Alessandro (che ha un’azienda di celle frigorifere) parla con uno dei figli di Degennaro della possibilità di lavorare con loro nella realizzazione di un maxi impianto sportivo. “Ci può offrire il know how – spiega Simone Degennaro allo zio Vito – Hanno lavorato con i Ladisa (ndr, azienda di ristorazione barese) alla Farnesina”. “Si vabbè ma devi stare sempre attento, questi parlano. Poi ti dico (…) In ogni caso lo sa che lo aiutiamo al fratello?”. “Si, lo sa”.

Tra le annotazioni della Finanza c’è anche un’assunzione. Emiliano ne aveva richiesta una, secondo racconta tale Murgolo dell’ufficio personale del gruppo Degennaro. “Murgolo – scrivono le Fiamme gialle nell’informativa – avvisava Corona di avere avuto disposizioni da Vito Degennaro di assumere tale Michele Ragone “praticamente è una persona che deve essere per forza … assunta” presso il cantiere di Bitonto”. L’operaio veniva poi effettivamente ingaggiato.

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