Santoro: “Su di me violenza, altro che mobbing”. Ma se resta o va via ancora non dice

Michele Santoro

Clima infuocato durante la conferenza stampa di Michele Santoro dedicata alla soluzione contrattuale con la Rai. In particolare i momenti più caldi sono stati quando ha preso la parola il direttore di Raidue Massimo Liofredi incalzato dal giornalista Luca Telese a dire esplicitamente se voglia o meno Santoro in azienda. “Santoro è una risorsa ma il problema Santoro non sono io a doverlo affrontare”, ha detto Liofredi.

“Come lo volete chiamare “mobbing”? Lo volete chiamare “violenza”?”. È questa l’ultima frase lanciata da Michele Santoro per chiudere la conferenza stampa organizzata per fare chiarezza sul suo futuro in Rai.

“Una cosa è lo scontro politico ed editoriale, altra cosa è lavorare in un’azienda che trama per metterti fuori gioco” ha detto Santoro. “Però – ha precisato – l’unica scelta è tra Annozero o l’accordo, terzium non datur. Non starò due anni chiuso in una stanza ad aspettare”.

“Annozero è stata la trasmissione più seguita quest’anno ma per la Rai non è irrinunciabile, vuole varamente che vada in onda? Me lo dicano, me lo dica Garimberti”, ha spiegato quindi Santoro aggiungendo che “stipendi e consulenze Rai devono essere messi sul web”.

“Non sono io che devo decidere – afferma il giornalista – è l’azienda che deve decidere. Se il presidente Garimberti mi dice ‘Rimani, fallo Annozero io resto e ad aprile-maggio del prossimo anno vediamo anche insieme quali sono i programmi più giusti da fare, gli restituisco la ‘libertà editoriale'”. Altrimenti, “se non ce la fate a reggere questo fatto, perché non ce la fate, è inutile che scaricate su di me la situazione. Dite che insieme abbiamo trovato un accordo, io lo firmo e me ne vado”.

“Una cosa è lo scontro politico ed editoriale altra cosa è lavorare in un’azienda che trama per metterti fuori gioco” ha detto Santoro riferendosi al cambiamento nei suoi rapporti con l’azienda dopo l’inchiesta di Trani.

Poi una stoccata a Calderoli e alla classe politica sui compensi dei calciatori ridotti per aiutare la ripresa: “Pura demagogia che mi disgusta e mi fa schifo”. Sul caso Dandini Santoro ha commentato: “Senza di lei RaiTre va in rovina”.

“Il fatto di farci assomigliare a Mediaset è l’unico scandalo avvenuto nel paese senza reazione adeguta. Queste sono le scelte editoriali di cui noi dobbiamo parlare. Ad aprile, maggio della prossima stagione restituisco la libertà all’editore”.

“Se cerco di far nascere qualcosa di nuovo, ecco che la sinistra inalbera il vessillo dell’esclusiva. Il cerchio diventa mortale”. E’ uno dei passaggi più forti dell’intervento di Michele Santoro. ”Insomma tutti prendono la liquidazione ma io che devo fare la devo devolvere a Paragone?”, ha detto il conduttore con toni molto accesi.

“Sulla vicenda Santoro è sbagliato lasciare le decisioni al CdA della Rai, non lo si deve chiedere al CdA perchè si avrebbe un voto politico e ci si dividerebbe su differenti scelte di tipo editoriale dell’azienda, con una parte del CdA che non accetta che i palinsesti vengano decisi fuori”. Lo ha detto Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai, intervenuto durante la conferenza stampa.

Rizzo Nervo ha aggiunto che l’iniziativa di Santoro “è molto utile perchè consente di fare chiarezza sulle decisioni aziendali”. E quanto al fatto che Santoro questa mattina abbia chiamato direttamente in causa prima di tutto il presidente Garimberti, per Rizzo Nervo “è giusto porre la domanda a lui e la risposta deve essere molto chiara. Se Garimberti dice sì, la vicenda non è necessario che torni all’esame del CdA”.

Alla conferenza stampa sono presenti in sala anche Giorgio Van Straten, consigliere Rai, quindi Antonio Di Bella, direttore di Rai3, Lucia Annunziata, già presidente Rai, Corradino Mineo, direttore di Rainews, oltre a numerosi collaboratori di Santoro e giornalisti di diverse testate. Una trentina i fotografi con il crepitio continuo dei flash delle loro macchine. Una decina le telecamere.

Quasi due ore di conferenza stampa, ricordiamo, organizzata per fare chiarezza sul suo futuro in Rai, nella quale però Santoro non ha sciolto il dubbio: va via o rimane? Tanti se, tanti ma, senza però prendere una posizione netta sul suo futuro.

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