ROMA – L’attrice bulgara Michelle Bonev, nome d’arte di Dragomira Boneva, racconta a Francesca Fagnani di Servizio Pubblico quello che concesse a Berlusconi in cambio della produzione (Mediaset) della sua fiction “Donne in gioco”. La Bonev confessa che finì a letto con Berlusconi.
Credi alla sua storia? Sondaggio [SURVEYS 264]
Queste le sue parole esatte:
“Mentre (Berlusconi) mi accompagnava verso l’ascensore, si fermava spesso a sentire la mia storia, quella del film che volevo fare. Poi mi ha preso tutte e due le mani e mi ha detto:
«Michelle, io ti supporterò, non esitare di chiedermi aiuto, anche finanziariamente»
guardandomi dritto negli occhi. Io gli dissi
«Grazie, grazie presidente. A me piacerebbe molto che Medusa prendesse i diritti, che potesse coprodurre con me questo film».
Quando ad ottobre lui mi disse che la Rai sarebbe stata molto felice di acquistare i diritti del mio film per un milione di euro, io sono rimasta molto colpita. E allora chiamai il direttore responsabile della Rai…”
Fagnani: “Chi era il direttore della Rai allora”
Bonev: “C’era Masi”
Fagnani: “E quindi Berlusconi poteva chiamare Masi e dirgli ‘compra un film per un milione di euro’?
Bonev annuisce: “Certamente, Berlusconi può chiamare chiunque”.
Il film fu prodotto e vinse anche un premio, “Action for Women”, al Festival di Venezia 2010.
Bonev: “Quando sono andata poi a salutare Berlusconi alla fine delle riprese, ha visto una parte del film, a lui è piaciuto e mi ha detto
«Ma Venezia, non ti piacerebbe? Adesso parliamo col ministro Bondi (allora ministro della Cultura, ndr) e vediamo come possiamo arrivare ad avere un premio, il minimo che ti meriti.
Allora gli ho detto: «Facciamo una bella festa»
Berlusconi ha detto: «Anch’io mando i ministri. Visto che vengono i ministri bulgari, e allora per reciprocità… mando la Carfagna, Galan»”.
Fagnani: “E ha ricevuto questo premio con il ministro Galan che la saluta davanti a tutti a nome di Berlusconi”
Bonev: “Con affetto. Berlusconi è un primo ministro, mandare un saluto a un’attrice-produttrice-regista per lui può essere una cosa normale ma… io lì ho stretto la sedia di peluche, l’ho strappata… Perché ho capito che in quel momento, ovviamente, io mi sono sentita marchiata.
Dopo il premio, il massacro. Io sono andata da lui, con le lacrime negli occhi, e gli ho chiesto – visto che le affermazioni della stampa erano ‘la nuova escort di Berlusconi ci costa 400 mila euro‘ – di fare delle smentite, quantomeno per il mio nome. Lui ha preso il giornale con la mia foto e ha detto
«Aah, questa sei tu? Che belle tette che hai».
Io sono rimasta sconvolta perché lì c’era scritto che io ero una escort…
Berlusconi: «Una escort da 400 mila euro, chissà cosa può fare… Cosa te ne frega? Prima non ti conoscevano, adesso ti conoscono tutti: sei famosa, non era questo che volevi? Senti, se mi vuoi parlare, non fare perdere mio tempo, parlami di cose concrete che io ho da fare».
Gli ho detto: «Va bene, ti parlo di cose concrete, vorrei produrre una fiction, di quale avevo già il soggetto, una fiction con la tua società, Mediaset, per dimostrare a tutti il mio valore».
Quindi lui mi ha detto che mi avrebbe aiutata. A quel punto sono iniziate le sue avances, fino a che, a fine gennaio 2012… Grande festa… E alla fine della festa siamo stati insieme”.
Fagnani: “E lei come l’ha vissuto? Che sperava in più di ottenere?”
Bonev: “Eravamo andati così lontano, che se io non avessi… il contratto non arrivava”.
Il video dell’intervista di Servizio Pubblico a Michelle Bonev.
I commenti sono chiusi.