Il premier Giuseppe Conte Il premier Giuseppe Conte

Migranti, Conte: “No a politiche che incentivano gli arrivi: non arretreremo di un millimetro”

Il premier Giuseppe Conte
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (Foto Ansa)

ROMA  –  Sui migranti “non accetteremo alcun meccanismo che possa risultare incentivante per nuovi arrivi, la nostra politica è molto rigorosa e non arretreremo di un millimetro. L’Italia deve decidere che arriva nel suo territorio”, nel rispetto delle convenzioni, ma “uno Stato sovrano deve contrastare l’immigrazione clandestina”: lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da New York, dove si trova per il vertice sul clima dell’Onu. 

“Macron mi ha dato grandi segnali di apertura, c’è una maggiore sensibilità dei partner europei verso i nostri problemi. Non che prima non ci sia stata. Germania e Francia ci hanno risolto tanti casi emergenziali”, ha aggiunto Conte. “I partner europei hanno sempre partecipato alla redistribuzione, ora quello che c’è di nuovo è la disponibilità a valutare un meccanismo“, ha sottolineato Conte.

Il vertice a Malta

Proprio oggi, lunedì 23 settembre, a Malta si tiene il vertice sull’immigrazione dei ministri degli Interni di Francia, Christophe Castanier, Germania, Horst Seehofer, Italia, Luciana Lamorgese, e Malta, Michael Farrugia, con la partecipazione del Commissario europeo Dimitri Avramopoulos e del ministro finlandese Maria Ohisalo in rappresentanza del Consiglio Ue in quanto detentore della presidenza europea di turno.

Chiusa la stagione dei porti chiusi di Salvini, il nuovo governo Conte non vuole tuttavia mollare sulla linea del rigore e chiede una rotazione dei porti di sbarco delle navi ong ed il preventivo accordo con un numero congruo di Paesi disponibili ad accogliere le persone soccorse.

Francia e Germania (cui appartengono la maggioranza delle ong impegnate nei salvataggi in mare, da Sos Mediterranee a Medici senza frontiere, da Sea Watch a Sea Eye) sono pronte a farsi carico ognuna del 25% degli sbarcati. Non è abbastanza per Roma e La Valletta, tanto più che l’offerta di Parigi sarebbe limitata ai soli richiedenti asilo. (Fonte: Ansa)

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