ROMA – Basta solo oneri per l’Italia. Subito hotspot in Nordafrica. Viminale e Farnesina al lavoro sul dossier che verrà presentato domani al vertice di Bruxelles. Palazzo Chigi: [ App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, – Ladyblitz clicca qui – Cronaca Oggi, App su Google Play ] contestualità negli impegni reciproci. E il trattato di Dublino applicato solo alle frontiere terrestri. Il Piano italiano è pronto. Nel suo ventiduesimo giorno da presidente del Consiglio, rinchiuso nello studio al piano nobile di palazzo Chigi, Giuseppe Conte ha rifinito il dossier sulla questione migranti.
Come riporta Fabio Martini per La Stampa, Il dossier del quale parlerà Conte nel vertice di domani è articolato in cinque punti.
Il primo: il regolamento di Dublino va cancellato e non riformato. In attesa di una riscrittura integrale, quel regolamento, scritto nel 1990 quando crollavano i regimi comunisti, per regolare i flussi sulle frontiere terrestri e non quelle marittime, continui a regolare quel tipo di movimenti. In altre parole l’Italia chiederà che Dublino si applichi alle sole frontiere terrestri.
Secondo. L’Italia chiederà un impegno formale a coprire l’ulteriore mezzo miliardo di euro necessario a a far partire il Trust Fund Africa, studiato per favorire in quell’area del mondo opportunità diverse dal traffico dei migranti.
Terzo: creare il prima possibile Centri di assistenza ai migranti, impropriamente definiti hot spot, in tutti i Paesi di transito, piattaforme dalle quali organizzare i rimpatri.
Quarto: definizione di fondi europei per i rimpatri assistiti.
Quinto: va definita in modo formale la contestualità degli interventi che dovessero essere decisi e definiti.