ROMA – Migranti. Piano B di Renzi: permessi temporanei ai rifugiati per cirtcolare in Ue, polizia sulle coste libiche, no attracco navi straniere. L’emergenza immigrati, con l’Italia sovraccaricata da un esodo cui l’Europa non riesce ad opporre altro che misure tardive ed inefficaci (e con i migranti stipati a migliaia in ricoveri di fortuna in tutta Italia) potrebbe indurre il Governo Renzi ad azioni unilaterali e drastiche.
Un piano B segreto è stato adombrato dallo stesso presidente del Consiglio Renzi intervistato domenica scorsa dal Corriere della Sera. Il piano A – distribuzione tra i vari paesi Ue dei 40mila immigrati e rimpatrio per i non profughi) – arranca e intanto la situazione sta sfuggendo di mano.
Claudia Fusani su L’Huffington Post svela le misure allo studio, il cosiddetto piano B che nelle intenzioni di Renzi si fa ma non si annuncia: operazioni di polizia sulle coste libiche senza, tuttavia, attendere il via libera Onu, divieto di attracco delle navi straniere nei porti italiani. Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera inserisce nel piano la concessione ai migranti di permessi temporanei ai richiedenti asilo per poter circolare liberamente in Europa in deroga a Dublino II.
La prima, scelta unilaterale e di dubbia praticabilità politico/giuridica (esiste un interlocutore in Libia? quale cornice legale?), comporterebbe una guerra navale sulle coste libiche per affondare e distruggere all’origine la flotta di barconi e natanti impiegate per le traversate. La seconda, il divieto d’attracco alle navi straniere, sarebbe la risposta, anche provocatoria, a comportamenti come quello della marina inglese.
Nei giorni scorsi è accaduto un episodio che ha molto irritato palazzo Chigi. La nave militare inglese Bulwwark, impegnata nel canale di Sicilia nell’ambito di Triton-Frontex, ha soccorso un migliaio di migranti in mare e poi li ha scaricati nel porto di Pozzallo in Sicilia.
La manovra era stata sconsigliata dalla Capitaneria di porto che aveva invece pregato la nave di Sua Maestà di attraccare nel porto di Ancona perché la Sicilia era già in overbooking. Per tutta risposta il comandante ha disatteso gli ordini sostenendo che “l’unità navale inglese risponde alle disposizioni di Sua Maestà”.
E cioè consegnare i migranti nei porti siciliani. In casi del genere, suggerisce Sandro Gozi, il sottosegretario con delega agli Affari europei, “possiamo appellarci ad un principio sacrosanto del diritto marittimo internazionale per cui l’attracco deve avvenire nel porto più sicuro. E il porto più sicuro potrebbe non essere italiano”. (Claudia Fusani, Huffington Post).