ROMA – “Porti sempre chiusi per le Ong, anche per i rifornimenti“. Il giorno dopo l’accordo di Bruxelles (sul quale però sono tutti in disaccordo) Matteo Salvini insiste: le navi ong non toccheranno mai più terra in Italia e chi sarà salvato non finirà in Italia. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].
In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Interno commenta l’esito dell’accordo dei 28 sui migranti che ai più è parso un’intesa per salvare la faccia ed evitare l’implosione dell’Unione ma che risolve poco o nulla. Salvini promuove Conte: “È stato bravo, ma siamo a metà dell’opera”. E alla domanda su che cosa abbia ottenuto l’Italia, risponde: “Oltre a un rinnovato peso in Europa? A quanto leggo, Conte ha messo nero su bianco il discorso sulle Ong. Che è un discorso chiuso, loro non sono più legittimate: si è sancito che nessuno deve interferire con il lavoro della Guardia costiera libica. E infatti Malta chiude e l’Italia ha già chiuso i suoi porti. Anzi, abbiamo chiuso per gli attracchi di queste navi anche quando non portano migranti. Le navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non toccheranno più terra”.
“È vero – aggiunge – L’obiettivo era anche cambiare Dublino, ma il fatto di avere messo nero su bianco che chi viene salvato nelle acque maltesi o italiane non necessariamente finirà in Italia è un qualcosa che ci aiuterà non poco”.
Poi torna a polemizzare col presidente francese Emmanuel Macron: “Io me la prendo soprattutto con uno. Il fatto è che Macron continua a provocare. È presidente della Repubblica e io credo dovrebbe dialogare. Anche perché lui è quello buono, io il cattivo. Strano, visto che lui è quello che ha blindato Ventimiglia persino per i lavoratori italiani e ha accolto 600 migranti sui 9.000 che avrebbe dovuto. Lo fa perché in patria è già ai minimi storici. Non era stato eletto per vietare i telefonini in classe: è giusto, certo. Ma i francesi credo puntassero ad altro”.