Migrantopoli: M5s e Grillo picchiano duro, a caccia di voti nella riserva della Lega

Migrantopoli: M5s e Grillo picchiano duro, a caccia di voti nella riserva della Lega
Migrantopoli: M5s e Grillo picchiano duro, a caccia di voti nella riserva della Lega

Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo punta a fare il pieno di voti e va a rastrellare a destra come a sinistra. Ecco come si svolge la manovra nel territorio della Lega. La tesi è: i partiti, M5s escluso, sono tutti coinvolti nel business dell’accoglienza dei profughi. È per questo che l’ Italia non fa nulla per arginare la marea, attirandoci critiche e disprezzo da parte della Unione europea: un rapporto del Parlamento europeo ci accusa apertamente di sabotaggio.

L’attacco al sistema da parte del Movimento 5 stelle è pesante. Riportiamo due articoli dal blog di Grillo. Uno vola alto, denuncia la sproporzione fra il contributo dato dal resto di Europa e quello italiano di fronte alla marea degli sbarchi.

Uno volta basso e colpisce al cuore, elaborando una battuta a caldo, rilancia la parola chiave “migrantopoli” e illustra le parole con 4 foto imbarazzanti. In esse, Leonardo Sacco, presidente della sezione calabrese e lucana della Confraternita delle Misericordie, che è fra i protagonisti dello scandalo della collusione fra mafiosi e enti di accoglienza,  in affettuosi ritratti con Matteo Renzi, Angelino Alfano, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

Partiamo dalle statistiche. Sotto il titolo:

I dati sull’immigrazione che mostrano l’enorme presa per il culo,

il blog di Grillo scrive:

L’82% di tutti i migranti in Europa arriva in Italia. Nei primi 4 mesi del 2017 ci sono stati 47.000 ingressi nell’Unione, 37.200 in Italia. L’Italia spende 4,5 miliardi per l’accoglienza di questo 82% e la UE ci mette 91 milioni. Ossia l’Italia copre il 98% delle spese necessarie per accogliere l’82% dei migranti che arrivano in Europa

Grazie al Regolamento di Dublino l’82% dei migranti che arrivano in Europa con l’Italia come primo approdo devono rimanere in Italia e l’Europa si rifiuta di ricollocarli.

Gli arrivi di migranti in Unione Europea sono diminuiti complessivamente dell’84% grazie all’accordo miliardario (pagato anche da noi italiani) con la Turchia, contemporaneamente in Italia sono aumentati del 33% senza che nessuno ci abbia versato mezzo euro in più.

In tutto questo alcune navi delle ONG di tutta Europa sono sotto indagine perché fanno da taxi del mediterraneo Africa – Italia in combutta con gli scafisti e coperti dalla totale assenza di trasparenza.

Non vi sentite leggermente presi per il culo?

Segue l’attacco a migrantopoli:

Migrantopoli deve essere smantellata: Alfano a casa

Dopo Mafia Capitale, adesso la ‘ndrangheta. Il MoVimento 5 Stelle nel 2014, dopo una visita al Cara di Crotone dell’europarlamentare Laura Ferrara, aveva denunciato in un esposto il malaffare nella gestione del centro più grande d’Europa. L’operazione della Dda di Catanzaro, che ha portato in carcere 68 persone, conferma i nostri dubbi.
In Italia la chiamano ospitalità e invece è solo business. Il profitto delle cooperative si fonda su questa addizione: più la burocrazia è lenta, più immigrati arrivano sulle coste italiane, maggiori sono i profitti. Migrantopoli è una realtà che deve essere smantellata al più presto.

I centri di accoglienza sono una gallina dalle uova d’oro per chi li gestisce. l contratti di assegnazione di appalti e subappalti, possono andare in deroga e non sempre prevedono un bando pubblico. La trasparenza non esiste. Come già dimostrato in passato con gli scandali dei Cie di Lampedusa e Roma, le cooperative hanno mani libere, a volte anche a detrimento dei più elementari diritti umani.

Il 26 ottobre 2014 Laura Ferrara ha visitato il Cara di Sant’Anna di Crotone per verificare di persona le condizioni di vita degli ospiti e la corretta gestione dei fondi europei. Ha trovato container sovraffollati, mancanza di igiene, i bagni una latrina, l’acqua dei pochi rubinetti che funzionavano sgorgava fredda. Eppure l’associazione che la gestisce – Confederazione nazionale delle Misericordie – per anni ha usufruito di milioni di euro dallo Stato italiano.

Laura Ferrara ha scritto un esposto al prefetto di Crotone, ministro Alfano, Presidente giunta Regione Calabria, Sindaco di Isola Capo Rizzuto, procura di Catanzaro, questura e guardia di finanza di Crotone. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto chi fornisce e controlla i beni erogati dall’ente gestore, come avviene la selezione dei fornitori, di avere accesso ai bilanci e le informazioni sulla gara d’appalto per la costruzione dei nuovi alloggi sostitutivi dei container. In una sola parola, TRASPARENZA.

Abbiamo scoperto che il Ministero dell’Interno ha misteriosamente avocato a se tutti i documenti nonostante la convenzione siglata con la cooperativa stabilisca diversamente. Perché? Cosa voleva nascondere l’allora Ministro Alfano? Nell’opacità nascono i piccoli e grandi affari, così come denunciato da una giornalista.

Oltre a gestire il centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, la confraternita della Misericordia ha nel 2014 vinto anche l’appalto di quello di Lampedusa. Vogliamo vederci chiaro anche lì. Trasparenza ma anche nuove regole. L’Europa non può lavarsi le mani se i propri fondi vanno ad arricchire le mafie. Il Regolamento di Dublino impone all’Italia di trattenere i rifugiati sul proprio territorio anche quando vogliono raggiungere i loro parenti in altri Paesi europei. Questa è la trappola in cui nasce il business dell’immigrazione. Bisogna prosciugare i pozzi di questo business, ecco perché al Parlamento europeo abbiamo presentato una proposta di riforma del Regolamento di Dublino.

Tutti sanno dove nasce il malaffare ma nessuno fa niente, anzi con certi loschi figuri (Leonardo Sacco, presidente della sezione calabrese della Confraternita che gestisce il Cara di Crotone) si fa la gara dei selfie: Berlusconi, Renzi, Alfano. Il caso delle foto con Sacco ci mostra che la politica italiana o cambia o muore. Tutti i partiti che hanno governato hanno avuto a che fare con questo personaggio. Esattamente come con Buzzi per Mafia Capitale. Dal Cara di Mineo a Crotone passando per la malagestione di Lampedusa… guarda caso, sempre tutti amici del Ministro Alfano. Alfano, la misura è colma: DIMISSIONI SUBITO!

Per completare il quadro, ecco altri slogan:

Ricollocamenti subito o non versiamo più 16 miliardi all’UE

Sulle ONG ha ragione il MoVimento 5 Stelle: ora lo ammette anche il Pd

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