Milanese mercoledì davanti alla Giunta, prepara la sua difesa: verso il rinvio

ROMA – Sulla testa di Marco Milanese arriva una nuova tegola: l'iscrizione nel registro degli indagati, a Roma, per il troncone Sogei dell'ampia inchiesta che è partita da Napoli e che gli è costata la richiesta di autorizzazione all'arresto da parte dei magistrati del capoluogo partenopeo.

Il deputato del Pdl, gia' stretto collaboratore del ministro Tremonti, si prepara in queste ore a fronteggiare un altro momento importante della sua vicenda: mercoledi' 27 la Giunta per le Autorizzazioni, infatti, lo ascoltera' a Montecitorio e Milanese sta mettendo a punto una dettagliata e puntigliosa memoria difensiva che toccherà tutti i tronconi dell'inchiesta, riassunti nella lunga richiesta di autorizzazione all'arresto.

Sempre mercoledi' ci sarà la relazione del relatore Fabio Gava. I tempi, prima della pausa estiva, sono molto stretti e la convinzione che sta emergendo nei corridoi della Giunta è che della questione, dopo questo primo appuntamento, se ne dovrebbe riparlare a settembre, anche se il Pd punta a chiedere una delibera almeno sull'apertura delle cassette di sicurezza (fatto questo che ha trovato la piena disponibilità di Milanese) e sull'acquisizione dei tabulati dei contatti telefonici del parlamentare. Oltre questi due elementi è difficile pronosticare una decisione che ricadrebbe, inevitabilmente, nell'ultima settimana di lavori parlamentari e cioè ai primi di agosto.

Nino Lo Presti (Fli) lascia intendere che ci sarebbe gia' stata una richiesta di aggiornamento a settembre da parte del Pdl: ''Mi sembra quindi improbabile, a meno di decisioni impreviste e imprevedibili – dice ai giornalisti – che una decisione sull'arresto da parte della Giunta arrivi prima della pausa estiva''. Oggi intanto alla Camera sono arrivate delle "integrazioni documentali", richieste in parte proprio dalla Giunta, per ampliare gli elementi di conoscenza su cui deliberare. Si tratta delle motivazioni del Tribunale del riesame che ha deliberato per la cessazione delle esigenze cautelari nei confronti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, del commercialista Guido Marchesi, anch'egli di Voghera, e di alcuni elementi riguardanti una cena, fatti avere dal Gip alla Giunta. "Non ci sono elementi di novità", spiega la capogruppo del Pd in Giunta Marilena Samperi.

"C'e' un arricchimento del quadro ma nulla di piu'", aggiunge.

"Aspettiamo la relazione di Gava, mercoledi'", dice Donatella Ferranti, sempre del Pd che, calendario alla mano, spiega: "non credo che ci siano i tempi per chiudere tutta la vicenda. Si deliberi almeno sui tabulati telefonici e sull'apertura delle cassette in modo da permettere all'inchiesta di fare i suoi riscontri e di andare avanti visto anche che Milanese ha dato il suo ok. Credo che almeno su questo ci si possa esprimere prima dell'estate".

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