Milano. Consiglio federale della Lega Nord con Bossi, ne deve uscire un partito unito

Umberto Bossi chiama a raccolta i dirigenti della Lega Nord per smorzare gli attriti dopo la nomina di Brancher. In via Bellerio a Milano è in corso la riunione del Consiglio federale. Fra gli altri, sono presenti, a quanto si apprende, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, i governatori Luca Zaia e Roberto Cota, il capogruppo al Senato Federico Bricolo e il segretario della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti.

Negli ultimi giorni c’erano state voci di frizioni all’interno del partito, soprattutto dopo la nomina a ministro per l’Attuazione del federalismo di Aldo Brancher (Pdl) ed è possibile che si parli anche di questo, benché Maroni ieri abbia rassicurato sottolineando che ”la Lega è un monolite, una piramide con al vertice Umberto Bossi: tutto il resto sono solo invenzioni maliziose di chi cerca in qualche modo di scalfire l’unità del movimento, che non è mai stata in discussione”.

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