Milano, Expo 2015: è stallo per i terreni e il Cda preme “Accelerare i tempi”

Letizia Moratti

Tutto da rifare per i terreni dove sorgeranno le strutture dell’Expo 2015 a Milano. Finora Provincia e Comune avevano lottato per far passare la propria linea: non comprare i terreni, si spenderebbero troppi soldi, ma accordarsi con i proprietari (il gruppo Cabassi e la Fondazione Fiera) e trovare una mediazione per utilizzarli. In queste settimane la trattativa è andata avanti ma ora sembra essere tornati punto a capo. Per un “colpo di mano” della Regione, che è sempre stata contraria a questa strategia.

Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, infatti, ha spedito al sindaco di Milano Letizia Moratti e al presidente della Provincia Guido Podestà un parere degli studi legali di Ernesto Stajano e Enzo Cardi. Il parere rimette in campo le alternative che la Regione ha sempre sostenuto: quella della creazione di una newCo per l’acquisto dei terreni; e quella dell’espropriazione dei terreni. Quindi la “lotta” tra i soci è nuovamente riaperta. Solo che il Cda preme perché si prenda una decisione, e definitiva, su come utilizzare questi terreni. Tanto è vero che ha deciso di scrivere una lettera ai soci affiché “utilizzino il senso di responsabilità” e per chiedere che venga fatto il punto della situazione il prima possibile.

La fretta, d’altronde, è d’obbligo perché il 19 ottobre si riunirà a Parigi il comitato direttivo del Bureau International des Expositions, che dovrà approvare il dossier di Milano e dare il via libera ai lavori. Solo che ci si dovrà presentare a quell’appuntamente con un piano chiaro e soprattutto garantendo la disponibilità delle aree. Altrimenti tutto rischierebbe di sfumare.

Gestione cookie