Prima alla Scala, Pisapia taglia i biglietti gratis agli assessori

Teatro alla Scala

MILANO, 1 NOV – Una Prima all’insegna della sobrietà: la crisi e il sentimento anti-casta arrivano alla Scala, e si traducono in tagli drastici ai biglietti gratis e nessun banchetto offerto da Palazzo Marino.

Il sindaco Giuliano Pisapia ha deciso che il 7 dicembre a vedersi gratis il Don Giovanni di Wolgang Amadeus Mozart diretto da Daniel Barenboim saranno solo lui e l’assessore alla Cultura Stefano Boeri.

Basta, quindi, con i biglietti gratis per assessori, capigruppo e ufficio di presidenza del Consiglio comunale, per dare un segnale alla città della rinuncia a un privilegio della politica. Quei biglietti saranno messi in vendita assieme agli altri dal teatro. L’incasso potrebbe arrivare a 120mila euro, soldi che il sindaco vorrebbe servissero a finanziare un’iniziativa sociale a favore delle le famiglie in difficoltà, anche se, dopo le alluvioni in Liguria e Toscana, quei soldi potrebbero essere reindirizzati alle popolazioni colpite.

Tra i cambiamenti all’insegna della “popolarità” c’è anche il trasferimento della proiezione della Prima, tradizionalmente pensata per gli anziani al teatro Dal Verme, in due o tre teatri sparsi per la città, anche in periferia.

Inoltre, come già avvenuto l’anno scorso, il Comune non organizzerà un suo ricevimento per il dopo opera: il cortile di Palazzo Marino non sarà addobbato e imbandito per 700 e più ospiti come più volte durante l’epoca di Letizia Moratti sindaco.

L’unico ricevimento per 200 invitati alla Società del Giardino sarà organizzato dallo stesso teatro e finanziato grazie al contributo degli sponsor.

Chi vorrà assistere alla Prima dovrà pagare dai 50 euro del loggione ai duemila per le poltrone migliori.

 

 

Gestione cookie