Primarie Pd a Milano, uno dei candidati: “Partita falsata”. Il partito smentisce ma è bufera

A Milano le primarie del Pd per il candidato sindaco sono finite nella bufera dopo le accuse di uno dei pretendenti: Valerio Onida ha infatti detto che “la partita è falsata”, visto che il partito si sarebbe sbilanciato nell’appoggio a uno dei concorrenti (Stefano Boeri). La provocazione di Onida ha finito per “lacerare” un partito che già faticava a mettersi d’accordo. La prima conseguenza sono state le dimissioni di Costanzo Ariazzi, presidente del comitato organizzatore.

Il Pd milanese ha cercato di “raffreddare” gli animi: secondo il coordinatore cittadino Francesco Laforgia “le primarie non sarebbero state possibili senza il Pd che, scegliendo le primarie di coalizione, ha già rinunciato a un pezzo della sua sovranità a favore dei cittadini. Noi ci atterremo al responso dei milanesi del 14 novembre e lo rispetteremo”.

Ma a parte le dichiarazioni di facciata, è sempre più evidente che la “gara” del 14 novembre (quando, oltre a Boeri e Onida, si sfideranno Michele Sacerdoti e Giuliano Pisapia) assomiglierà sempre più a uno scontro “fratricida”

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