Milleproroghe: slitta di un anno l’applicazione dell’art.16 per i comuni

ROMA – Il decreto Milleproroghe approvato venerdì pomeriggio dal Consiglio dei Ministri, ha deciso di rinviare di un anno l'applicazione dell'art.16 della manovra bis dell'estate scorsa che aveva introdotto sostanziali modifiche ordinamentali e fiscali al sistema di gestione associata, in particolare nei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.

L'associazione nazionale dei Comuni che aveva chiesto a piu' ripresa la proroga ha accolto ''con grande soddisfazione'' la notizia.

''Dalla manifestazione promossa dall'Anci nell'agosto scorso, sino da ultimo alla richiesta avanzata con forza in Conferenza Stato Città al Ministro dell'Interno, l'Associazione – e' il suo commento – ha sostenuto in ogni sede utile la necessita' di congelare e di ripensare la normativa introdotta dall'art. 16 della 'manovra bis' che, di fatto, stava compromettendo una razionale realizzazione dei processi di gestione associata gia' in atto da anni nel nostro Paese impedendo, inoltre, un razionale sviluppo di quelli futuri''.

''Era un risultato – dichiara Mauro Guerra, Coordinatore nazionale ANCI piccoli Comuni – fortemente atteso dall'Anci, che aveva anche proposto al Parlamento un ordine del giorno, poi accolto, che impegnava il Governo in questa direzione''.

''Dall'entrata in vigore delle nuove norme, nel settembre scorso – spiega Guerra – migliaia di piccoli Comuni si sono rivolti all'Anci per avere sostegno sulla loro applicazione e, nello stesso tempo, per cercare di capire come poter 'uscire' con meno conseguenze possibili da questa grave situazione. L'insieme di quelle disposizioni, infatti, non solo avrebbero impedito ai piccoli Comuni di progredire realmente verso una migliore gestione associata delle loro funzioni, ma avrebbero rischiato di disaggregare e porre fortemente in discussione anche quanto di positivo si e' pazientemente costruito sino ad oggi, senza neppure un ritorno certo in termini di efficienza e di maggiore economia. Il risultato raggiunto oggi – conclude Guerra – consentira' a migliaia di piccoli Comuni di affrontare, nel modo migliore, i processi di associazionismo''.

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