Milleproroghe, nulla di fatto al vertice: il governo prende tempo

Giorgio Napolitano

ROMA – Ancora nulla di fatto sul decreto milleproroghe, che scade il 27 febbraio, dopo i rilievi mossi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Si prende ancora tempo – riferiscono fonti presenti al vertice a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro Giulio Tremonti ed i capigruppo di Pdl e Lega alla Camera e al Senato – e si sonderanno le opposizioni ed il capo dello Stato, mentre già nella serata di martedì 22 febbraio sono stati sentiti il presidente della Camera Gianfranco Fini ed il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che a Tremonti avrebbe consigliato in modo informale di ”prendere qualche ora di tempo”.

Tre le strade aperte: si pone la fiducia su un maxiemendamento; si tratta con l’opposizione mediando sui punti controversi e si approva in due giorni tra Camera e Seanto un testo modificato di poco; il governo ritira il decreto e ne presenta un altro dal primo marzo, previo accordo con Napolitano.

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